Nepal, ecco il patrimonio culturale annientato dal terremoto: le foto

Libere riflessioni sulle Invasioni Digitali



Invasioni Digitali si è imposta all’attenzione del pubblico ormai da alcuni anni, invitando le persone a visitare i luoghi della cultura e a condividerne fotografie e video attraverso i social media. Osservando le Invasioni che si sono svolte in questi anni e che si stanno compiendo proprio in questi giorni, si nota la quasi totale assenza, con poche eccezioni, di un “racconto” delle varie iniziative. Intendo, con questo, non tanto la creazione di storify realizzati dopo gli eventi, ma il racconto dell’Invasione mentre questa è in corso. Un esempio può essere Urban Experience, cui ho avuto occasione di prendere parte non molto tempo fa, a Viterbo.
Chi non partecipa realmente all’evento, infatti, rimane escluso, e le foto, soprattutto quelle postate su Twitter, spesso sono corredate da poche descrizioni. Ciò comporta che, nell’insieme, le Invasioni non siano altro che un’ampia panoramica di tanti luoghi culturali che rischia, però, nel suo insieme, di apparire indistinta. Inoltre, mancando delle efficaci forme di “racconto”, chi segue dall’esterno non viene coinvolto, soprattutto dal punto di vista emotivo, e quindi si osservano poche interazioni esterne. La “partecipazione” collettiva sui social è un aspetto fondamentale e indispensabile per un evento che vuole promuovere la comunicazione digitale. Il primo impegno dovrebbe essere, dunque, non solo la condivisione di immagini (e possibilmente di contenuti) ma soprattutto l’interazione con il resto della comunità digitale.


La sensazione che Invasioni Digitali non faccia emergere le singole esperienze in modo più visibile si evidenzia anche nella consuetudine, prevista dal regolamento, di scattare una foto di gruppo finale con il cartello recante la scritta “Invasione compiuta”. Questo dettaglio, apparentemente poco rilevante, in realtà contribuisce a rendere le iniziative meno “personali”. Se infatti ogni Invasione si concluderà in maniera identica, soprattutto per quanto riguarda lo slogan utilizzato, sarà problematico individuare delle differenze tra un evento e l’altro; invece, se al posto dello slogan uguale per tutti, il cartello venisse utilizzato per inviare un messaggio più soggettivo, una breve frase che sia in grado di rappresentare con estrema sintesi i sentimenti del gruppo che ha compiuto quella determinata Invasione, scelta con l’aiuto di ciascuno (operazione che aiuterebbe anche a elaborare l’esperienza), allora non solo le Invasioni apparirebbero meno standardizzate, ma gli Invasori assumerebbero un ruolo ancora più attivo. 



Nuova apertura delle sale del Museo Archeologico di Tuscania

Il primo maggio, alle ore 11,00 al Museo Nazionale Archeologico di Tuscania, la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, riapre al pubblico le sale che ospitano i reperti provenienti da alcune fra le più importanti necropoli rupestri dell’Etruria interna. A testimonianza del prestigio raggiunto dagli abitanti della città nel periodo arcaico troviamo le lastre che decoravano edifici provenienti dalla necropoli di Ara del tufo e i preziosi corredi rinvenuti nelle camere funerarie dei tumuli di Guado Cinto. Un unicum, nel vasto panorama delle necropoli rupestri, è rappresentato dalla tomba a Casa con Portico della necropoli di Pian di Mola, che offre un modello di edilizia privata/sacrale del VI sec. a.C. . L’esposizione museale si conclude con gli opulenti corredi funerari dell’aristocrazia dell’età ellenistica, a testimonianza della prosperità economica del territorio
Il Museo Nazionale Archeologico di Tuscania è aperto al pubblico tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 8,30 alle ore 19,30. L’ingresso è gratuito.
 

Museo archeologico Nazionale Tuscanese

Largo Mario Moretti, 1

01017 Tuscania

FEDERICO GORI / COME AFFERRARE IL VENTO


Pistoia, Palazzo Fabroni 9 maggio / 26 luglio 2015

Inaugurazione venerdì 8 maggio 2015, ore 18
con aperitivo in terrazza e apertura fino alle 22
Inaugurerà venerdì 8 maggio p.v., alle ore 18.00, a Palazzo Fabroni (Pistoia, via Sant’Andrea 18) la mostra FEDERICO GORI/COME AFFERRARE IL VENTO. Promossa e organizzata dal Comune di Pistoia/Palazzo Fabroni, e curata da Marco Pierini, la mostra è un’iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”. È sponsorizzata da Publiacqua.
Progettata interamente per le sale del secondo piano di Palazzo Fabroni, l'esposizione si lega al contesto architettonico e storico dell’edificio in maniera organica, in un equilibrio compositivo pensato ad hoc per gli spazi del museo, in modo che il tutto appaia come un’unica, grande installazione composta però, al suo interno, da opere differenti per natura, dimensioni e materiali. Si tratta della prima, grande mostra personale che Federico Gori, che vive e lavora a Pistoia, tiene in un istituto museale pubblico.
Ulteriori informazioni:

"ROMAGNANO: VOCI DELLA GRANDE GUERRA"

Inaugurazione della mostra, Sabato 9 maggio 2015 - ore 16.00, presso il Museo Storico
Etnografico della Bassa Valsesia, Villa Caccia - Romagnano Sesia (NO), Viale Antonelli 3

Interviene il prof. Enrico Pagano, Direttore dell'Istituto Storico della Resistenza di Biella, Vercelli e Valsesia

Una storia diversa da quella che i libri sono soliti scrivere.Una sfida, per portare alla luce, non solo gli eventi, ma le persone, ciascuna con le sue debolezze, le sue emozioni ed i suoi sogni. Dopo cento anni, queste voci tornano a farsi sentire attraverso le lettere dei combattenti, gli oggetti d’epoca, i libri, le spiegazioni degli esperti e le interpretazioni teatrali.
Una lente di ingrandimento sulla storia locale inserita nel contesto mondiale.
Un’iniziativa pensata per i giovani, così che possano conoscere questo aspetto del conflitto, ma anche per chi, questi racconti, li ha ascoltati dalla bocca dei nonni.
Mettere in luce l’umanità in una fase storica dove ciò che è prevalso è stato il disumano, per comprendere cosa ha realmente significato questa guerra, per chi l’ha vissuta e per tutti noi.
 
La mostra resterà aperta dal 9 maggio al 12 luglio, negli orari di apertura del museo.
Per informazioni:
tel/fax  0163.827237
            347.5391441
            393.2776391
e-mail 
info@museostoricoromagnano.it

MINTURNAE SINGAPORE

Il viaggio di Augusto e Livia
Minturnae, Museo. Galleria delle statue, 3 maggio 2015, ore 10.30

In occasione della partenza delle statue di Augusto e Livia per la mostra “Cleopatra” organizzata da The Singapore Pinacothèque de Paris presso il Fort Canning Park di Singapore (Singapore 29 maggio- 13 settembre 2015) la Direzione del Comprensorio archeologico di Minturnae organizza per domenica  3 maggio   un incontro sul tema “ MINTURNAE  SINGAPORE Il viaggio di Augusto e Livia” per ripercorrere la storia del gruppo scultoreo dal rinvenimento agli ultimi restauri, con una “finestra” sulla Mostra, illustrata dal curatore Prof. Giovanni Gentili, e la presentazione del programma di conferenze sul tema “Minturnae al tempo di Cleopatra (tra Cesare e Augusto)” nei mesi giugno-ottobre.


Programma

ore 10,30 Introduzione del Soprintendente A. Russo

ore 11,00 G.R. Bellini: Augusto e Livia

ore 11,30 P. Cocchieri- E. Montanelli:  I restauri

ore 12,00 G.Gentili: Cleopatra- La mostra di Singapore

ore 12,30 G.R.Bellini- Minturnae-Singapore….. durante la mostra


Comprensorio archeologico di Minturnae
Via Punta Fiume- Marina di Minturno
0771-680093

Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell'Etruria Meridionale
Email: sar-laz@beniculturali.it

International Museum Day, 18 maggio 2015

Museums for a sustainable society
Every year since 1977, ICOM has organised International Museum Day (IMD), which represents a unique moment for the international museum community. On this day, participating museums plan creative events and activities related to the International Museum Day theme, engage with their public and highlight the importance of the role of museums as institutions that serve society and its development. The objective of International Museum Day is to raise awareness of the fact that, “Museums are an important means of cultural exchange, enrichment of cultures and development of mutual understanding, cooperation and peace among peoples.” Organised on and around 18 May each year, the events and activities planned to celebrate IMD can last a day, a weekend or a whole week. Participation in International Museum Day is growing among museums all over the world. In 2014, more than 35,000 museums participated in the event in over 140 countries from all continents.
Ogni anno, dal 1977, ICOM celebra l’International Museum Day: importantissimo appuntamento di condivisione internazionale dei valori fondamentali del museo, al di là dei confini geografici e delle disponibilità finanziarie dei diversi Paesi e istituti. Il tema Museums for a sustainable society –­ Musei per una società sostenibile è dedicato al ruolo che i musei possono avere nel costruire una società sostenibile; oggi, una delle maggiori sfide è infatti adattare i modi di vivere e di sviluppo della società in rapporto alla natura. Questa transizione in direzione di una società sostenibile richiede nuovi modi di agire e di pensare e i musei svolgono un ruolo fondamentale, promuovendo lo sviluppo sostenibile e collaborando, quali laboratori di buone pratiche. I musei possono inoltre svolgere attività di sensibilizzazione nei confronti dell’opinione pubblica sulla necessità di una società meno dispendiosa, più cooperativa e capace di utilizzare le risorse nel rispetto dell’ambiente. Il tema del 2015 mira a promuovere la consapevolezza dell’intera società circa le attuali conseguenze dell’azione umana sul nostro pianeta e l’assoluta necessità di cambiare modelli economici e sociali.
ICOM Italia invita quindi i musei non solo ad avviare iniziative di sensibilizzazione delle comunità di riferimento, ma a riflettere sul tema della sostenibilità a partire dalle proprie Istituzioni. Si chiede ai musei di segnalare le iniziative che intendono realizzare ai rispettivi Coordinamenti regionali e a comunicarle entro il 5 maggio scrivendo a:
Ulteriori informazioni:

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

Fonte dell'immagine: The Federalist Negli Stati Uniti, presso l’Art Institute of Chicago (AIC) si è aperto un caso che potrebbe essere d...