APRE IL MUSEO DELL’ARTE CONTADINA DI LUCITO, IN MOLISE

Aprirà al pubblico il prossimo 9 maggio alle 16,30 il Museo dell’Arte contadina di Lucito. La struttura intitolata “Lucito...un Monumento rurale per l’arte contadina Molisana” si trova in via Gabriele Pepe.

 L’iniziativa nasce dalla volontà di promuovere e diffondere la scoperta, la conoscenza e la salvaguardia degli attrezzi agricoli del passato in tutti i suoi aspetti. Il progetto è stato realizzato grazie al Bando del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Il museo è entrato a far parte dell'Associazione Nazionale Piccoli Musei, «un vanto unico - afferma l’ideatore del progetto Christian Agricola per questa piccola realtà e questa regione».




All'inaugurazione è prevista la presenza del sindaco di Lucito, il presidente del Gal Molise verso il 2000, il presidente dell’associazione nazionale dei Piccoli Musei Italiani, il Presidente della regione Molise e l’assessore regionale alle politiche agricole. Seguirà la visita guidata al museo da parte della dottoressa Ilaria Di Cillo, laureata all'Università degli Studi del Molise in Archeologia Beni Culturali e Turismo che si è occupata in modo volontario di restaurare, inventariare e catalogare gli oltre 600 pezzi che saranno esposti nel museo.
Articolo tratto dal sito primonumero.it.

Nepal, ecco il patrimonio culturale annientato dal terremoto: le foto

Libere riflessioni sulle Invasioni Digitali



Invasioni Digitali si è imposta all’attenzione del pubblico ormai da alcuni anni, invitando le persone a visitare i luoghi della cultura e a condividerne fotografie e video attraverso i social media. Osservando le Invasioni che si sono svolte in questi anni e che si stanno compiendo proprio in questi giorni, si nota la quasi totale assenza, con poche eccezioni, di un “racconto” delle varie iniziative. Intendo, con questo, non tanto la creazione di storify realizzati dopo gli eventi, ma il racconto dell’Invasione mentre questa è in corso. Un esempio può essere Urban Experience, cui ho avuto occasione di prendere parte non molto tempo fa, a Viterbo.
Chi non partecipa realmente all’evento, infatti, rimane escluso, e le foto, soprattutto quelle postate su Twitter, spesso sono corredate da poche descrizioni. Ciò comporta che, nell’insieme, le Invasioni non siano altro che un’ampia panoramica di tanti luoghi culturali che rischia, però, nel suo insieme, di apparire indistinta. Inoltre, mancando delle efficaci forme di “racconto”, chi segue dall’esterno non viene coinvolto, soprattutto dal punto di vista emotivo, e quindi si osservano poche interazioni esterne. La “partecipazione” collettiva sui social è un aspetto fondamentale e indispensabile per un evento che vuole promuovere la comunicazione digitale. Il primo impegno dovrebbe essere, dunque, non solo la condivisione di immagini (e possibilmente di contenuti) ma soprattutto l’interazione con il resto della comunità digitale.


La sensazione che Invasioni Digitali non faccia emergere le singole esperienze in modo più visibile si evidenzia anche nella consuetudine, prevista dal regolamento, di scattare una foto di gruppo finale con il cartello recante la scritta “Invasione compiuta”. Questo dettaglio, apparentemente poco rilevante, in realtà contribuisce a rendere le iniziative meno “personali”. Se infatti ogni Invasione si concluderà in maniera identica, soprattutto per quanto riguarda lo slogan utilizzato, sarà problematico individuare delle differenze tra un evento e l’altro; invece, se al posto dello slogan uguale per tutti, il cartello venisse utilizzato per inviare un messaggio più soggettivo, una breve frase che sia in grado di rappresentare con estrema sintesi i sentimenti del gruppo che ha compiuto quella determinata Invasione, scelta con l’aiuto di ciascuno (operazione che aiuterebbe anche a elaborare l’esperienza), allora non solo le Invasioni apparirebbero meno standardizzate, ma gli Invasori assumerebbero un ruolo ancora più attivo. 



Nuova apertura delle sale del Museo Archeologico di Tuscania

Il primo maggio, alle ore 11,00 al Museo Nazionale Archeologico di Tuscania, la Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell’Etruria Meridionale, riapre al pubblico le sale che ospitano i reperti provenienti da alcune fra le più importanti necropoli rupestri dell’Etruria interna. A testimonianza del prestigio raggiunto dagli abitanti della città nel periodo arcaico troviamo le lastre che decoravano edifici provenienti dalla necropoli di Ara del tufo e i preziosi corredi rinvenuti nelle camere funerarie dei tumuli di Guado Cinto. Un unicum, nel vasto panorama delle necropoli rupestri, è rappresentato dalla tomba a Casa con Portico della necropoli di Pian di Mola, che offre un modello di edilizia privata/sacrale del VI sec. a.C. . L’esposizione museale si conclude con gli opulenti corredi funerari dell’aristocrazia dell’età ellenistica, a testimonianza della prosperità economica del territorio
Il Museo Nazionale Archeologico di Tuscania è aperto al pubblico tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 8,30 alle ore 19,30. L’ingresso è gratuito.
 

Museo archeologico Nazionale Tuscanese

Largo Mario Moretti, 1

01017 Tuscania

FEDERICO GORI / COME AFFERRARE IL VENTO


Pistoia, Palazzo Fabroni 9 maggio / 26 luglio 2015

Inaugurazione venerdì 8 maggio 2015, ore 18
con aperitivo in terrazza e apertura fino alle 22
Inaugurerà venerdì 8 maggio p.v., alle ore 18.00, a Palazzo Fabroni (Pistoia, via Sant’Andrea 18) la mostra FEDERICO GORI/COME AFFERRARE IL VENTO. Promossa e organizzata dal Comune di Pistoia/Palazzo Fabroni, e curata da Marco Pierini, la mostra è un’iniziativa realizzata con la collaborazione del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci nell’ambito del progetto regionale “Cantiere Toscana Contemporanea”. È sponsorizzata da Publiacqua.
Progettata interamente per le sale del secondo piano di Palazzo Fabroni, l'esposizione si lega al contesto architettonico e storico dell’edificio in maniera organica, in un equilibrio compositivo pensato ad hoc per gli spazi del museo, in modo che il tutto appaia come un’unica, grande installazione composta però, al suo interno, da opere differenti per natura, dimensioni e materiali. Si tratta della prima, grande mostra personale che Federico Gori, che vive e lavora a Pistoia, tiene in un istituto museale pubblico.
Ulteriori informazioni:

"ROMAGNANO: VOCI DELLA GRANDE GUERRA"

Inaugurazione della mostra, Sabato 9 maggio 2015 - ore 16.00, presso il Museo Storico
Etnografico della Bassa Valsesia, Villa Caccia - Romagnano Sesia (NO), Viale Antonelli 3

Interviene il prof. Enrico Pagano, Direttore dell'Istituto Storico della Resistenza di Biella, Vercelli e Valsesia

Una storia diversa da quella che i libri sono soliti scrivere.Una sfida, per portare alla luce, non solo gli eventi, ma le persone, ciascuna con le sue debolezze, le sue emozioni ed i suoi sogni. Dopo cento anni, queste voci tornano a farsi sentire attraverso le lettere dei combattenti, gli oggetti d’epoca, i libri, le spiegazioni degli esperti e le interpretazioni teatrali.
Una lente di ingrandimento sulla storia locale inserita nel contesto mondiale.
Un’iniziativa pensata per i giovani, così che possano conoscere questo aspetto del conflitto, ma anche per chi, questi racconti, li ha ascoltati dalla bocca dei nonni.
Mettere in luce l’umanità in una fase storica dove ciò che è prevalso è stato il disumano, per comprendere cosa ha realmente significato questa guerra, per chi l’ha vissuta e per tutti noi.
 
La mostra resterà aperta dal 9 maggio al 12 luglio, negli orari di apertura del museo.
Per informazioni:
tel/fax  0163.827237
            347.5391441
            393.2776391
e-mail 
info@museostoricoromagnano.it

MINTURNAE SINGAPORE

Il viaggio di Augusto e Livia
Minturnae, Museo. Galleria delle statue, 3 maggio 2015, ore 10.30

In occasione della partenza delle statue di Augusto e Livia per la mostra “Cleopatra” organizzata da The Singapore Pinacothèque de Paris presso il Fort Canning Park di Singapore (Singapore 29 maggio- 13 settembre 2015) la Direzione del Comprensorio archeologico di Minturnae organizza per domenica  3 maggio   un incontro sul tema “ MINTURNAE  SINGAPORE Il viaggio di Augusto e Livia” per ripercorrere la storia del gruppo scultoreo dal rinvenimento agli ultimi restauri, con una “finestra” sulla Mostra, illustrata dal curatore Prof. Giovanni Gentili, e la presentazione del programma di conferenze sul tema “Minturnae al tempo di Cleopatra (tra Cesare e Augusto)” nei mesi giugno-ottobre.


Programma

ore 10,30 Introduzione del Soprintendente A. Russo

ore 11,00 G.R. Bellini: Augusto e Livia

ore 11,30 P. Cocchieri- E. Montanelli:  I restauri

ore 12,00 G.Gentili: Cleopatra- La mostra di Singapore

ore 12,30 G.R.Bellini- Minturnae-Singapore….. durante la mostra


Comprensorio archeologico di Minturnae
Via Punta Fiume- Marina di Minturno
0771-680093

Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell'Etruria Meridionale
Email: sar-laz@beniculturali.it

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

Fonte dell'immagine: The Federalist Negli Stati Uniti, presso l’Art Institute of Chicago (AIC) si è aperto un caso che potrebbe essere d...