#smallmuseumtour: incontro con il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano




Domani su Twitter nuovo appuntamento di #smallmuseumtour, il progetto social dell' Associazione Nazionale Piccoli Musei.  Icontreremo il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano-MAV e sarà posssibile rivolgere domande al direttore Ciro Cacciola.
Il MAV è gestito dalla Fondazione C.I.V.E.S., la quale, grazie ad un accordo con il Comune di Ercolano e con la Provincia di Napoli, si è assunta l'onere di riqualificare un ex edificio scolastico destinandolo a sede del museo.
Il MAV è stato inaugurato l'8 luglio del 2008 ed è un vero e proprio centro di cultura e tecnologia applicata ai beni culturali, un'eccellenza del settore tra le più avanzate in Italia. Il museo ospita un percorso virtuale e interattivo che accompagna il visitatore a rivivere emozioni e sensazioni che lo riportano indietro nel tempo, fino ad un attimo prima la famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C.. 
 Nel sito http://www.museomav.it/ si possono trovare molte informazioni ma domani lo stesso direttore del Museo potrà soddisfare eventuali curiosità che riguardano il museo, la sua organizzazione e la sua gestione. Sarà un tour virtuale di grandissimo interesse, pertanto vi attendiamo numerosi come sempre!

Musei da podio?

La mania delle classifiche nei media e nei blog di tutto il mondo


Ogni tanto compaiono sul web alcune classifiche: i dieci migliori musei del mondo, i musei più social, i migliori blog museali.

Ecco una lista:
http://edition.cnn.com/2014/06/16/travel/world-top-museums/; http://www.telegraph.co.uk/travel/10062522/The-worlds-best-museums-a-guide.html; http://jonaslund.biz/works/the-top-100-highest-ranked-curators-in-the-world/; http://museummedia.nl/links/100-best-curator-and-museum-blogs/;
http://shortyawards.com/category/6th/museum; http://www.repubblica.it/speciali/arte/gallerie/2014/08/06/foto/i_10_musei_da_vedere_sono_i_pi_belli_del_mondo-93274206/1/;
http://www.tgcom24.mediaset.it/viaggi/2014/notizia/musei-ecco-i-piu-belli-del-mondo_2068118.shtml.

Personalmente non amo le classifiche perché somigliano tanto ai concorsi di bellezza, si basano molto sull'apparenza e poco sulla sostanza. Sembra che non si possa fare a meno di eleggere il "migliore" o i "migliori", ma in realtà le cose, come sempre, sono molto più complesse e superano la rigidità di questi schemi. Per esempio, sulla base di quali criteri si può giudicare un museo migliore di altri? Perché ha una ricca collezione? Molti visitatori? Un ottimo ristorante? Buoni servizi aggiuntivi? Perché è molto presente sui social? Nel primo caso, il più delle volte si tratta di una condizione non prodotta ma "ereditata"; cioè, in genere, chi dirige il museo ha ricevuto l'onore e l'onere di gestire una importante collezione e se è vero che per farlo ci vogliono adeguate capacità, tuttavia questo non è propriamente un merito ma un requisito necessario, o almeno così dovrebbe essere. Avere tanti visitatori, lo sappiamo, è un dato quantitativo ma non qualitativo: un museo può essere molto visitato per un insieme di ragioni, a volte del tutto indipendenti dalla capacità dello staff che lo gestisce o dall'efficacia dei servizi che offre. In tutti gli altri casi si può dire che un museo è ben organizzato, che ha un ottimo staff, ecc., ma questo non li rende "migliori" nel senso più alto del termine. Soprattutto da quando mi occupo di "piccoli" musei, ho compreso che tutti coloro che uscendo da un museo possono esclamare "Che bello, siamo stati veramente bene qui dentro!", in genere sono stati colpiti da qualità che non sono mai considerate in queste classifiche e che riguardano, il più delle volte, le sensazioni umane che quella visita ha prodotto.
A mio avviso, pertanto, sarebbe opportuno fare un po' meno ricorso alle classifiche che dipingono un panorama culturale più povero di quello che realmente è, nonostante nelle intenzioni si perseguano, forse, obiettivi opposti. Sarebbe preferibile, invece, mettere in luce, di volta in volta, le buone pratiche che spesso non ricevono adeguato spazio mediatico e che, talvolta, sono poco note anche nello specifico settore professionale.

Un patrimonio culturale che sa parlare alla comunità


Visitare i musei al cinema: libertà di sognare

Su Il Fatto Quotidiano dello scorso 5 novembre, Augusto Sainati, professore universitario e critico cinematografico, ha espresso il suo parere sulla nuova moda di diffondere, attraverso il cinema, occasioni culturali non direttamente legate al cinema, come è il caso di Musei Vaticani 3D, proiettato per un solo giorno lo scorso 4 novembre.
Personalmente non sono del tutto contraria perché se da una parte concordo certamente con Sainati riguardo il fatto che spesso si tratta di realizzazioni che basano il proprio successo quasi esclusivamente sull'impatto emotivo, sulla suggestione delle immagini in 3D e quindi sul confezionamento di un prodotto molto commerciale e limitatamente culturale nel vero senso della parola, dall'altra, però, bisogna considerare che questi documentari hanno il merito di portare nei grandi musei del mondo, persone che nella loro vita probabilmente non vi potranno mai entrare per lontananza fisica o per altri motivi.
Se una immagine 3D non produrrà le stesse sensazioni di una visita dei Musei Vaticani dal vero, tuttavia non priviamo le persone della possibilità di sognare. E in questo il cinema e le nuove tecnologie possono essere di grande aiuto.
 
 

Nel cuore dei musei

Il 7 novembre inizia su Twitter il secondo ciclo di #smallmuseumtour
Dopo la sperimentazione della scorsa estate, dal 7 novembre riprende #smallmuseumtour, l'iniziativa cui l'Associazione Nazionale Piccoli Musei ha dato vita su Twitter per creare un dialogo tra gli utenti del social network e i curatori dei musei che aderiscono a #smallmuseumtour.
Le modalità do svolgimento non cambiano: otto immagini che saranno "twittate" nel tempo di un'ora o qualcosa di più, inframezzate dal commento e dalle spiegazioni dei direttori o di altri professionisti museali oppure dei responsabili di associazioni, di fondazioni o di istituzioni che gestiscono i musei.
Immagini tratte dal sito http://www.zazzle.co.uk/museum+conservator+gifts
Otto immagini possono sembrare poche per conoscere un museo, ma sono solo lo spunto per alimentare una fitta serie di domande e risposte che animano immancabilmente ogni tour. Ed è questa la finalità di #smallmuseumtour: parlare del museo con chi lo conosce dal di dentro e lo vive ogni giorno, potendo così trasmettere al pubblico l'anima stessa di quel museo.
Immagini tratte dal sito http://www.zazzle.co.uk/museum+conservator+gifts

Per il secondo ciclo sono stati previsti inizialmente 9 tour ma molto probabilmente sarà necessario prolungare il calendario fino a febbraio. Hanno già confermato la propria partecipazione: l'Area archeologica di Massaciuccoli Romana, che inaugurerà il nuovo ciclo; il Museo Civico Archeologico del Distretto minerario di Rio nell'Elba; il Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada; il Museo Archeologico Virtuale di Ercolano; il Museo delle Palafitte di Fiavè; il Museo "Ignazio Cerio" di Capri, a gennaio. In occasione del tour di quest'ultimo museo, il Presidente del Centro Caprense "Ignazio Cerio", il Prof. Filippo Barattolo, sarà affiancato dagli studenti del Corso di Laurea in Cultura e Amministrazione dei Beni Culturali dell'Università di Napoli Federico II.
Attendiamo conferma da altri musei della Puglia, della Sicilia, e ancora dalla Toscana e dalla Sardegna. Sarà rappresentata tutta l'Italia come nel primo ciclo.
Di seguito, gli appuntamenti di novembre:


L'auspicio è che #smallmuseumtour sia ancora una bella occasione per parlare tutti insieme di musei, per conoscerne tutti gli aspetti, anche quelli che solitamente non emergono durante una visita tradizionale, e per scoprire quei musei di cui si parla poco ma che hanno tanto da raccontare e da offrire. 
Vi aspettiamo venerdì 7 novembre, ore 15. Seguiteci su Twitter attraverso l'hashtag #smallmuseumtour e i nostri account @piccolimusei e @piccolimusei2.
Immagini tratte dal sito http://www.zazzle.co.uk/museum+conservator+gifts


#smallmuseumtour: meeting the museum on Twitter









by Caterina Pisu


Virtual Visits and Access


A museum may be visited in various ways, either alone or together with a party of others or virtually. Technology today makes this possible and visitors have the opportunity to visit museums from their own home.

Visiting museums on the web may be very useful in preparing for the real visit, but the spirit of a work of art as described in a museum may be lacking in spite of HD technology resembling closely reality as we know it. 

Yet sometimes this is the only way for some of us to be able to visit a museum ! Having “access” to a museum means efficient technology to overcome barriers which may prevent access to visitors who are unable to reach a museum physically. This would greatly reduce differences and is sometimes the only possible solution for some art lovers and museum visitors.



Virtual visits: creating interaction


The inevitable limit of virtual tours is the lack of a certain atmosphere and emotion created by being there, and the personal and social interaction. The great difference between visiting a museum really and visiting it virtually, is the lack of human interaction.

The human element cannot be reproduced by virtual reality, unless the idea of virtual is adapted to new kinds of communication used by the social media. This is the idea at the root of the #smallmuseumtour project which simulates a museum visit throughTwitter. Its main feature is not high definition images, but the emphasis on dialogue within a virtual community interacting exactly as if each member virtually visiting the museum on site in different locations were all one party. The social aspect is perhaps the most important feature when it comes to overcome obstacles and inequalities. Bearing this in mind, we also considered institutions for the disabled, prisons and the like, while we worked on this project. 



Museums staff and Visitors : two worlds meet


Overcoming barriers was not the only target of #smallmuseumtour. The formality between the public and staff attracted our attention. Excepting certain special occasions, in some museums the only staff in touch with visitors was Security staff. Thus, the “behind the scenes” was hidden or left to the imagination.

Yet whoever has visited a museum and conversed with the museum curator or other qualified staff would agree that they gained deeper knowledge and made new discoveries that otherwise would not have been made in an ordinary visit. Only rarely does close contact occur, and this is where we step in to offer precisely that kind of interaction through the medium of the social network on the web. We aim to create a close and exciting relationship with museums and the marvelous treasures they contain.



The #smallmuseumtour project


#smallmuseumtour has devised to this effect a plan to promote museums through dialogue and social interaction. The first of its cyclical virtual visits which took place May 12th to July 28th 2014on a weekly basis ; we involved twelve museums of various kinds and different forms of ownership. We avoided ‘tweet’ counts and other web statistics which usually determine the "success" of a hashtag, because our aim in fact, was to perfect virtual museum visits rather than create a web trend. We aimed at creating as closely as possible the reality of a visit to a museum, especially for those who were physically unable to admire real life collections and at creating a dialogue with museum curators, staff and followers.

Other opportunities have been introduced on the Web in various forms, as for example #AskACurator day, but #smallmuseumtour offers exclusively and for the first time, a virtual visit to one single museum at a time. Thus, closer attention is given to a further dialogue between curators and followers. 



#smallmuseumtour  step by step


In order to achieve the best results in terms of a virtual museum tour using Twitter as a social network, certain rules had to be applied: virtual visit duration is 60 minutes; eight pictures are chosen by the curators for each visit, and under special circumstances according to advice from the museum curators themselves, the number may be more. During visits, the Twitter accounts of National Association of Small Museums act as curators “assistants”, tweeting pictures at regular intervals. Museum curators commented each picture and answered questions put by the followers at that very moment. In some cases the tour takes on a livelier turn by adding quizzes and video.


Future Prospects

A second cycle of virtual tours is planned at November 2014.


@piccolimusei @piccolimusei2

#SMALLMUSEUMTOUR, SECONDO CICLO: 3 NOVEMBRE 2014 - 23 GENNAIO 2015

Ci stiamo preparando al secondo ciclo di #smallmuseumtour e abbiamo bisogno della collaborazione di altri 9 musei che desiderano mettersi a disposizione del pubblico di Twitter per far conoscere le collezioni, le attività, la vita e la missione del museo. Chi desidera può prenotarsi e richiedere informazioni anche via e-mail a piccolimusei@hotmail.com. Ricordo che #smallmuseumtour è una sorta di visita virtuale dei musei che si svolge in otto "tappe": ogni tappa è costituita da una immagine o da un video: può trattarsi di un oggetto del museo o di un ambiente o di una attività in svolgimento. #smallmuseumtour è soprattutto uno strumento per mettere in contatto i curatori (o altre figure professionali del museo) con il pubblico, in modo speciale con coloro che, per vari motivi, non hanno la possibilità di raggiungere fisicamente il museo, ma con tutti, in generale, anche in preparazione di una visita futura. Le "visite" si svolgeranno, come si è detto, su Twitter, e avranno la durata di un'ora, un'ora e un quarto al massimo, con cadenza settimanale; un museo diverso ogni settimana. Sono disponibili le settimane del 3-7 novembre, 10-14 novembre, 17-21 novembre , 24-28 novembre, 1-5 dicembre, 8-12 dicembre, 5-9 gennaio, 12-16 gennaio , 19-23 gennaio. E' possibile scegliere un giorno a piacimento, dal lunedì al venerdì. L'orario previsto per ciascun "tour" è dalle 15.00 alle 16.00, salvo altre specifiche richieste.
Per rivedere quanto è stato fatto durante il primo ciclo di #smallmuseumtour e quanto se ne sia parlato anche dopo: https://tagboard.com/smallmuseumtour/search

 

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

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