Una descrizione del MuMeLoc, della
storia, dei contenuti e delle attività, per prepararci all’incontro di domani,
alle 15, con il Sindaco di Cerreto Guidi, Prof.ssa Simona Rossetti, che ci illustrerà il Museo. La Dott.ssa
Ilenia Atzori coadiuverà la Prof.ssa Rossetti nel corso della “visita virtuale”.
Come sempre, l’hashtag per seguire l’incontro è #smallmuseumtour; gli account
da tenere sotto controllo in questa occasione sono i seguenti: @MuMeLocMuseo, @PiccoliMusei2.
Tutti possono partecipare semplicemente accedendo a Twitter (creando un proprio account se non lo si possiede). Sarà possibile twittare con noi durante lo #smallmuseumtour e rivolgere domande direttamente alla Prof.ssa Simona Rossetti.
Il Museo |
Il MuMeLoc – Museo della Memoria
Locale di Cerreto Guidi viene inaugurato nel dicembre del 2011 e nasce in
seguito a un lungo periodo di studi e ricerche incentrati su un doloroso evento
storico che ebbe luogo in quest’area il 23 agosto 1944: L’Eccidio del Padule di
Fucecchio.
Il Museo si trova nel cuore del
centro storico di Cerreto Guidi, a due passi dalla Villa Medicea che domina il
paese. E’ collocato alle spalle del Palazzo Comunale e di fianco alla
Biblioteca con la quale opera in perfetta sinergia attraverso iniziative
congiunte. Il Museo e la Biblioteca sono due istituzioni pienamente inserite nel
tessuto sociale, educativo e culturale del paese. Il Museo, in particolare, fa
parte di un sistema museale territoriale denominato Terre del Rinascimento che
conta fra i Musei che ne fanno parte: il Museo Leonardiano e la Casa Natale di
Leonardo a Vinci, il Museo di Fucecchio, la Fondazione Montanelli Bassi di
Fucecchio, il Museo della Collegiata di Sant’Andrea di Empoli, il Museo del
Vetro di Empoli, la Villa Medicea di Cerreto Guidi, il Museo della Ceramica di
Montelupo Fiorentino.
L'inizio del percorso |
Il percorso museale non si
articola in sale ma in un lungo corridoio continuo che offre un viaggio
nell’ambiente e nella storia e che ruota intorno al cuore centrale del museo
dedicato alla rievocazione dell’Eccidio del Padule di Fucecchio. La scelta
cromatica del verde del pavimento è volta a rievocare il ricordo dei canali
navigabili del padule, la linea ondulata che ritma la parte centrale vuole
ricordare il logo del museo con il “me” di MuMeLoc che evidenziato rappresenta
l’io che si fa comunità, ma richiama anche il movimento del vento e il flusso
del ricordo. Il visitatore, attraverso l’uso dei touch screen può costruirsi il
proprio viaggio personale nella memoria della comunità vivendo un’esperienza
che consente di unire le modalità narrative del film all’immersione fisica in
un ambiente interattivo.
Mentre il percorso più esterno
conduce che visita il museo per mano nell’ambiente che caratterizza Cerreto, il
Padule, le colline del Montalbano fornendo la contestualizzazione del
territorio, la parte centrale del museo diviene vero e proprio nucleo emotivo
all’interno del quale, attraverso una proiezione del forte impatto, viene
rievocata la ferita lasciata dall’Eccidio del Padule nel quale persero la vita
175 persone soprattutto donne e bambini.
All’uscita del Nucleo le
testimonianze filmate dei superstiti e dei parenti delle vittime.
La sala didattica |
Il Museo svolge un’intensa
attività didattica che richiama il contesto ambientale e storico e artistico
nel quale opera, affiancando le visite guidate tradizionali a percorsi che
prevedono uscite nell’area del Padule di Fucecchio, visite guidate alla Villa
Medicea, alle colline del Montalbano e al centro Storico di Cerreto Guidi.
Interlocutore privilegiato è il
mondo della scuola con una offerta didattica che si articola in ben 18 percorsi
che spaziano dalla storia della Seconda Guerra Mondiale ai percorsi
naturalistici e poi ancora: visite guidate e incontri con artigiani. Il Museo è
aperto alla progettualità condivisa con le scuole.
Accanto a questo tipo di attività
si svolgono, inoltre, “visite teatralizzate” che ricostruiscono, in un
linguaggio forse più coinvolgente, gli eventi tragici della seconda guerra
mondiale, specificamente l’Eccidio del Padule, ma anche la vita contadina.