Sorgerà al centro del Cairo e sarà realizzato grazie alla collaborazione internazionale
All'inizio di giugno, il Ministero di Stato per le Antichità egiziane (MSA) ha annunciato la nascita del primo Istituto di Museologia in Egitto. di assistenza umanitaria e che ha deciso di sostenere il progetto poiché l’Egitto, nonostante il gran numero di musei - almeno uno per ogni governatorato - difetta di personale qualificato e di manager esperti nel settore culturale; ciò si riflette spesso in una non ottimale gestione delle risorse e nel bisogno frequente di ricorrere ad esperti stranieri. Per migliorare la situazione dei musei egiziani, l'Istituto di Museologia inizierà la sua attività con un programma biennale di formazione intensiva incentrata sui principali temi della disciplina: dalla curatela del museo alle tecniche dell’allestimento, dalla gestione delle collezioni museali all’organizzazione delle mostre, dalla raccolta di fondi ai principi fondamentali di gestione aziendale. L’Istituto formerà un curriculum che dovrà soddisfare i requisiti di accreditamento che saranno fissati dal Ministero egiziano dell'Istruzione superiore due anni dopo la fondazione della scuola. Saranno istituiti il Master e il dottorato di ricerca in Museologia e in gestione del patrimonio. Ampio spazio sarà dato anche alla didattica museale: si insegnerà a sviluppare progetti e laboratori per i bambini e per adulti affinché i musei riescano a richiamare un pubblico sempre più ampio, soprattutto quelle fasce di potenziali fruitori solitamente non abituati a frequentare i musei. La determinazione con cui il Governo egiziano intende attuare i programmi formativi attraverso il nuovo Istituto di Museologia è dimostrata dalla decisione di rendere obbligatori i corsi per gli stessi funzionari museali attualmente in carica, i quali dovranno necessariamente aderire alle nuove disposizioni in materia di formazione e di aggiornamento, a meno di rinunciare alla propria posizione dirigenziale. Il Ministero per le Antichità Egiziane in questo particolare momento storico di rinnovamento e di ricostruzione, seguito alla drammatica rivoluzione dello scorso febbraio che causò ingenti danni anche al patrimonio culturale, intende soprattutto consolidare i musei esistenti, prestando molta attenzione alle risorse umane. L’obiettivo è far sì che i musei siano istituzioni culturali indipendenti anche dal punto di vista economico. Non appena arriverà il finanziamento USAID – il Ministro Zahi Hawass* ha parlato di una cifra pari a cinque milioni di dollari - la scuola avvierà immediatamente i suoi corsi presso una struttura del Ministero del Cairo, ma contemporaneamente si lavorerà anche alla ristrutturazione del Casdagli Palace, situato nel centro della capitale, e che diventerà la sede ufficiale dell’Istituto. La scelta è strategica: il Casdagli Palace si trova a pochi metri dal Museo Egizio, situato a Tahrir Square, e a breve distanza da altri musei importanti: il Museo copto, il Museo islamico e il Museo Nazionale della Civiltà egiziana. La posizione centrale di questa sede faciliterà gli spostamenti degli studenti tra la scuola e questi musei dove si svolgerà una parte della formazione. Per garantire l’eccellenza dell’offerta formativa e l’aderenza agli standard internazionali in materia di musei, si cercherà la collaborazione di altre organizzazioni internazionali, come l'American Research Centre, l’ICOM egiziana e altri enti. Chi gestirà l’Istituto dovrà avere una conoscenza approfondita delle carenze del vecchio sistema e dovrà essere deciso a introdurre cambiamenti radicali al fine di aprire una nuova pagina nella gestione del patrimonio culturale di questo Paese. I finanziamenti arriveranno da USAID (United States Agency for International Development), l'istituzione governativa statunitense che coordina i programmi internazionali
(articolo di Caterina Pisu pubblicato su ArcheoNews, luglio 2011)