Dal 1 luglio è stata lanciata la quinta edizione del concorso Musées (em)portables di cui potete leggere qualche notizia utile in questo post.
Ma come riuscire a creare un video originale? Tutti siamo in grado di
realizzare filmati con un cellulare, ma questo non basta; prima di iniziare a
filmare c’è bisogno, innanzi tutto, di un’idea originale e poi di qualche
conoscenza su come scrivere una piccola sceneggiatura.
Chi è completamente digiuno riguardo queste tecniche, potrà trovare
utile qualche semplice consiglio che traggo dal volume di Linda Seger “Come
scrivere una grande sceneggiatura” e che cercherò di adattare alla nostra
finalità.
- Trovare l’idea
Una parte importante del vostro “training” consiste nel raccogliere
indizi, suggerimenti, piccole trame che possono formare la base di una grande
sceneggiatura. Molti scrittori pescano idee dagli articoli di giornale, ma si
possono trarre indicazioni anche dalla nostra vita quotidiana, dal nostro
lavoro, dalla vita famigliare, da sogni, fantasie, speranze, obiettivi,
fallimenti, delusioni…
Molte situazioni, se associate ad una buona dose di immaginazione,
possono condurre a nuove idee.
- Ordinare le idee
A questo punto bisogna ordinare le idee e ci sono molti modi per
farlo. La cosa più semplice è iniziare a scrivere. Piccoli pensieri, anche
slegati tra loro, cercando, quando possibile, di trovare un nesso. Buone idee
evocano nuove idee. Le idee collegano altre idee e così la storia comincia a
prendere forma.
Si può dividere una sceneggiatura in cinque componenti maggiori: la
trama, i personaggi, l’idea di base, le immagini e i dialoghi. Ognuno di questi
elementi prende forma in momenti diversi dello sviluppo. Alcuni scrittori
particolarmente abili con i personaggi, per esempio, partiranno dalla
definizione dei caratteri e lasceranno che la storia si evolva a seconda delle
decisioni e delle azioni del personaggio.
Altri iniziano con una sequenza di eventi. Altri ancora con una idea
da esplorare.
Indipendentemente da dove si desidera cominciare, ad un certo punto
tutti questi elementi dovranno confluire nella sceneggiatura.
- Il metodo delle schede
Per raccogliere tutti i brandelli di idee che sommati faranno una
sceneggiatura, molti scrittori usano le schede o annotano le loro idee su fogli
perforati da mettere in un raccoglitore. Si comincia con cartoncini di diverso
colore: a mano a mano che riordinano le idee, ogni colore diventa
rappresentativo dei diversi elementi della sceneggiatura: le schede bianche,
per esempio, potrebbero contenere note sui personaggi; le schede blu possono
riportare annotazioni sulle immagini che faranno da sfondo alla trama
(l’ingresso del museo, una sala particolare, etc.).
Gli appunti sulle schede possono essere piccole frasi oppure
descrizioni più estese.
Dato che ogni processo creativo si muove dal caos all’ordine, la
vostra mente comincerà naturalmente a vedere la correlazione delle schede. Le
schede possono anche essere appuntate su un tabellone, per avere uno sguardo
d’insieme.
- Il metodo della scaletta
Si utilizza questo metodo scrivendo qualche riga per ogni scena che
compone la storia. Si può scrivere sia a mano su dei foglietti che sul
computer, come si preferisce.
- Il trattamento
Un altro metodo per buttare giù le prime idee è chiamato “trattamento”
e consiste nello scrivere una breve storia sui cui si baserà, poi, la
sceneggiatura. E’ un modo per far emergere le idee, da modificare ed elaborare
a piacimento.
Oltre quelli appena descritti, altri metodi per far nascere le idee
possono essere: tenere un diario, per esempio, in cui riportare stati d’animo,
osservazioni e pensieri, oppure parlare al registratore, cioè appena vi vengono
le idee non perdere neppure il tempo a scriverle ma registrarle immediatamente
per non perdere il momento magico!
In pratica, bisogna trovare il metodo che meglio si adatta al vostro
temperamento e alla situazione. Tutto è molto soggettivo proprio perché siamo
nel campo della creatività.
Esistono anche programmi gratuiti che aiutano a scrivere una
sceneggiatura (v. http://www.sceneggiatori.com/links/software.asp).
La struttura in tre atti
Ogni sceneggiatura, a prescindere dalla sua lunghezza, deve essere
strutturata in tre atti: l’inizio, il mezzo, la fine, ovvero: la premessa, lo
sviluppo, la risoluzione. E’ importante sapere che l’inizio della storia può
essere la parte più importante della nostra opera. La premessa deve darci subito un’idea chiara
della direzione della storia, del suo stile, di che cosa parla, dove è
ambientata e che tipo di storia è.
Di solito la premessa è un’immagine che ci
dà subito un forte senso del luogo, dello stato d’animo, dell’ordito e talvolta
del tema. Ripensiamo ai tanti film che abbiamo visto nella nostra vita e
studiamo qualche premessa.
Dato che stiamo parlando di creare un filmato di tre minuti appena, è
chiaro che le tre parti della sceneggiatura dovranno avere una efficacia immediata
in quanto il numero di scene sarà estremamente ridotto.
Dopo aver scritto le varie parti della sceneggiatura, si può passare
alla creazione dello “storyboard”, ovvero una sceneggiatura disegnata. Lo scopo
è quello di rappresentare le inquadrature che si intende realizzare per ogni
scena (campi lunghissimi, campi lunghi, campi medi, primo piano, dettaglio,
etc.) e anche i movimenti che saranno usati (zoom, panoramica, etc.). Al posto
dei disegni si possono utilizzare delle fotografie e allora si realizzerà un
photoboard.
Ovviamente questi sono solo pochi suggerimenti, ma spero
di aver dato l’idea di come si può creare, in poche, semplici mosse, una
sceneggiatura che aiuti a realizzare un ottimo filmato. Buon lavoro!
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