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Selezionati i vincitori del bando per la direzione dei 20 principali musei italiani

Tutti i nomi dei nuovi direttori

Ringrazio Riccardo Calimani che mi aggiorna sulla procedura di selezione internazionale per i direttori dei 20 principali musei italiani prevista dalla riforma Franceschini. L’età media dei vincitori è di 50 anni. Su 20, 10 sono uomini e 10 sono donne. Gli stranieri, tutti cittadini UE, sono 7 (3 tedeschi, 2 austriaci, 1 britannico e 1 francese), gli italiani che tornano dall’estero sono 4 (Bagnoli, Gennari Santori e D’Agostino che rientrano dagli Stati Uniti e Degl’Innocenti dalla Francia). 
Quanto alle professioni: 14 storici dell’arte, 4 archeologi, 1 museologo/manager culturale e 1 manager culturale. Nominata anche un'interna del ministero.

Ecco i venti nuovi direttori dei principali musei italiani:

1) alla GALLERIA BORGHESE (ROMA)

Anna Coliva – 62 anni, storica dell’arte. Nata a Bologna, si è laureata con lode in storia dell’arte nel 1977 con Giulio Carlo Argan, alla Sapienza, dove ha anche concluso il Corso di perfezionamento in storia dell’arte. Dal 1980 è funzionario del Ministero dei beni culturali. Dal 1994 lavora come funzionario storico dell’arte alla Galleria Borghese, dapprima come direttore-coordinatore e, dal 2006, come direttore. Dal 1983 al 1991 è stata funzionario direttivo nella Soprintendenza per i beni artistici e storici di Roma e del Lazio, dove è stata responsabile delle collezioni del Palazzo del Quirinale. Dal 1981 al 1983 è stata funzionario direttivo nella Soprintendenza per i beni artistici e storici di Parma e Piacenza. Autrice di oltre cento pubblicazioni, con particolare riguardo a Bernini, Caravaggio, Domenichino, Parmigianino, Dosso Dossi e, in generale, alla pittura emiliana e romanadel Cinquecento e del Seicento. Tra i massimi esperti al mondo della Galleria Borghese e della sua collezione, hacurato numerose mostre di livello internazionale. Nel 2013 le è stata conferita la Légion d'Honneur dal Presidente della Repubblica Francese. 


2) alle GALLERIE DEGLI UFFIZI (FIRENZE)

Eike Schmidt – 47 anni, storico dell’arte. Tedesco, nato a Friburgo in Brisgovia, si è laureato in storia dell’arte medievale e moderna alla Ruprecht-Karls-Universität di Heidelberg nel 1994. Nella stessa università ha conseguito con lode, nel 2009, il dottorato di ricerca in storia dell’arte con una tesi su “La collezione medicea di sculture in avorio nel Cinque e Seicento”. Dal 2009 è curatore e capo del dipartimento di scultura, arti applicate e tessili del Minneapolis Institute of Arts. Ha lavorato e vissuto a lungo in Italia, in particolare a Firenze, dove dal 1994 al 2001 è stato borsista e ricercatore presso il Deutsches Kunstshistorisches Institut. Nel 1997 ha vinto il premio Nicoletta Quinto della Fondazione Premio internazionale Galileo Galilei di Pisa. Dal 2001 al 2006 è stato curatore e ricercatore nella National Gallery of Art di Washington. Dal 2006 al 2008 è stato curatore nel Dipartimento di sculture e arti decorative nel J. Paul Getty Museum di Los Angeles. Dal 2008 al 2009 ha lavorato a Londra da Sotheby’s come direttore e capo del dipartimento scultura e arti applicate europee. Esperto di arte fiorentina di fama internazionale, ha pubblicato svariate monografie e decine di saggi.

3) alla GALLERIA NAZIONALE DI ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI ROMA

Cristiana Collu – 46 anni, storica dell’arte. Nata a Cagliari, dove si è laureata in storia dell’arte medievale nel 1993, si è poi specializzata in Spagna, a Madrid, dove nel 1996 ha conseguito il dottorato in Museum studies. Dal 2012 al 2015 ha diretto 
il MART-Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto e, nel 2014, ha vinto il premio Art Tribune come miglior direttore di museo. Dal 1996 al 2012 ha diretto il MAN-Museo d’arte della Provincia di Nuoro. Dal 2009 è curatrice del Premio Terna. Docente di museologia e storia dell’arte contemporanea in diverse università italiane, vanta decine di pubblicazioni in materia di arte contemporanea.

4) alle GALLERIE DELL’ACCADEMIA DI VENEZIA

Paola Marini – 63 anni, storica dell’arte. Nata a Verona, si è laureata con lode a Bologna nel 1975, dove si è poi specializzata in storia dell’arte medioevale e moderna. Dal 1994 dirige i Civici musei d’arte e monumenti del Comune di Verona, dove dal 2011 al 2013 ha anche diretto la Galleria d’Arte Moderna-Palazzo Forti. Ha curato numerose mostre di livello internazionale in collaborazione con istituzioni italiane e straniere, sia pubbliche che private. Dal 1998 insegna museografia e museologia nella Scuola di specializzazione in storia dell’arte dell’Università degli studi di Udine. È autrice di decine di pubblicazioni, con particolare riguardo all’arte veneta.

5) al MUSEO DI CAPODIMONTE (NAPOLI)

Sylvain Bellenger – 60 anni, storico dell’arte. Francese, nato a Valognes, in Normandia. Laureatosi a Paris X–Nanterre nel 1978 in filosofia, si è poi specializzato in storia dell’arte alla École du Louvree alla Sorbonne, dove ha conseguito anche il dottorato di ricerca. Dal 2012 è capo dipartimento di pittura e scultura europee medioevali e moderne all’Art Institute di Chicago. Dal 2005 al 2010 è stato curatore capo all’Institut National d’Histoire de l’Art (INHA) di Parigi. Dal 1999 al 2005 è stato curatore della pittura e scultura europea al Cleveland Museum of Art. Dal 1992 al 1999 ha lavorato come direttore e curatore capo del Château and Museums of Blois. Dal 1987 al 1991 è stato direttore dei Museums of Montargis, in Francia. Nel 1986 ha conseguito il titolo di 
Conservateur des Musées de France. Autore di numerose pubblicazioni, ha studiato e lavorato anche alla 
Getty Foundation, alla National Gallery of 
Art di Washington, a Yale e a Palazzo Farnese. Nel 2006 è stato insignito della Légion d’Honneur.


6) alla PINACOTECA DI BRERA (MILANO)

James Bradburne – 59 anni, museologo e manager culturale. Nato in Canada, ma di cittadinanza britannica, ha studiato architettura a Londra e si è poi formato in museologia ad Amsterdam e Los Angeles. Dal 2006 al 2015 è stato il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze. Dal 2003 al 2006 ha diretto la Next generation Foundation nel Regno Unito. Dal 1999 al 2002 ha diretto il Museum für Angewandte Kunstdi Francoforte. Dal 1994 al 1998 è stato responsabile per il design, la formazione e la programmazione al new Metropolis science and technology centre diAmsterdam. Autore di numerose pubblicazioni, è docente di museologia in diverse istituzioni italiane e straniere.

7) alla REGGIA DI CASERTA

Mauro Felicori – 63 anni, manager culturale. Nato a Bologna, dove, laureatosi con lode in filosofia, si è poi specializzato in economia della cultura e politiche culturali. Dal 2011 è direttore del Dipartimento economia e promozione della Città del Comune di Bologna, dove è dirigente dal 1986 e, in precedenza, ha diretto, tra l’altro, l’Area Cultura, l’Istituzione Musei Civici, l’Istituzione Biblioteche civiche e il Settore Cultura e Rapporti con l’Università. Docente di gestione e organizzazione delle imprese culturali nell’Università di Bologna, è autore di numerose pubblicazioni in materia.


8) alla GALLERIA DELL’ACCADEMIA DI FIRENZE

Cecilie Hollberg – 48 anni, storica e manager culturale. Tedesca, nata a Soltau, nella Bassa Sassonia, ha compiuto i propri studi universitari in storia e scienze politiche a Roma, Göttingen, Monaco di Baviera, Venezia
e Trento. Nel 2001 ha conseguito il dottorato in storia Medievale a Göttingen.
 Dal 2010 è direttore delloStädtisches Museum di Brunswick. In precedenza, ha lavorato come curatrice e funzionario tecnico-scientifico nel settore museale a Lipsia, 
Dresda eBerlino. Insegna in università tedesche e svizzere ed è autrice di numerose pubblicazioni.

9) alla GALLERIA ESTENSE (MODENA)

Martina Bagnoli – 51 anni, storica dell’arte. Nata a Bolzano, si è laureata in storia dell’arte a Cambridge e nel 1999 ha conseguito il Ph.D. con lode alla Johns Hopkins University di Baltimora. Dal 2003 lavora presso il Walters Art Museum di Baltimora, dove attualmente è curatore capo di arte e manoscritti medioevali. Vanta una vasta esperienza in musei statunitensi, tra i quali la National Gallery of Art di Washington. Autrice di numerose pubblicazioni in materia di storia medioevale, ha tenuto lezioni e seminari in molte università.

10) alle GALLERIE NAZIONALI DI ARTE ANTICA (ROMA)

Flaminia Gennari Santori – 47 anni, storica dell’arte. Nata a Roma, dove si è laureata e poi specializzata con lode in storia dell’arte alla Sapienza, ha conseguito un Ph.D. in storia all’Istituto europeo di Firenze. Dal 2008 lavora presso il Vizcaya Museum and Gardensdi Miami Florida, dove è stata vice-direttore e curatore. In precedenza è stata research fellow al Metropolitan Museum of Art di New York e presso altre istituzioni museali statunitensi. Autrice di numerose pubblicazioni sulla storia del collezionismo, insegna anche “History of the Collecting and Display of Renaissance Art” nel Master in Renaissance Art della Syracuse University a Firenze. 

11) alla GALLERIA NAZIONALE DELLE MARCHE (URBINO)

Peter Aufreiter – 40 anni, storico dell’arte. Austriaco, nato a Linz, si è laureato a Vienna in storia dell’arte e filologia germanica. Dal 2010 è direttore del Dipartimento mostre, prestiti, depositi e dell’Artoteca del Museo Belvedere di Vienna, dove dal 2008 al 2010 ha diretto l’Ufficio mostre. Nella capitale austriaca ha in precedenza lavorato presso il Kunsthistorisches Museum e il Sigmund Freud Museum. Ha studiato e vissuto anche in Italia.

12) alla GALLERIA NAZIONALE DELL’UMBRIA (PERUGIA)

Marco Pierini – 49 anni, storico dell’arte e filosofo. Nato a Siena, ha compiuto i propri studi universitari a Siena, dove si è laureato in estetica, ha conseguito il diploma di specializzazione in Archeologia e Storia dell’arte e poi anche il dottorato di ricerca in Estetica. Dal 2010 al 2014 ha diretto la Galleria civica di Modena. Dal 2002 al 2010 è stato direttore del Centro d’Arte Contemporanea Palazzo delle Papesse di Siena, divenuto – in seguito al trasferimento presso il complesso museale di Santa Maria della Scala, il 1 giugno 2008 – SMS Contemporanea. Dal 1998 al 2007 è stato direttore del Museo Diocesano di Pienza. Dal 2010 insegna Storia dell’arte contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Giornalista, è autore di numerose pubblicazioni scientifiche.

13) al MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO (FIRENZE)

Paola D’Agostino – 43 anni, storica dell’arte. Nata a Napoli, dove si è laureata e ha conseguito il dottorato in storia dell’arte moderna, ha studiato a Londra, presso il Courtauld Institute of Arts e lo University College London. Dal 2013 è Nina and Lee Griggs Assistant Curator di arte europea nella Yale University Art Gallery. Dal 2009 al 2013 ha lavorato come Senior ResearchAssociate nel Dipartimento di sculture e arti decorative europee del Metropolitan Museum of Art di New York. Ha insegnato presso università italiane e straniere e nel 2014 ha conseguito l’abilitazione scientifica nazionale come professore di II fascia di storia dell’arte moderna. È autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e ha organizzato e co-curato svariate mostre nel Regno Unito e negli Stati Uniti.

14) al MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI NAPOLI

Paolo Giulierini – 46 anni, archeologo. Nato a Cortona, si è laureato in archeologia e specializzato in etruscologia nell’Università di Firenze. È direttore del Museo dell’Accademia Etrusca e della città di Cortona, dove lavora dal 2001. Autore di svariate pubblicazioni e relatore a numerosi convegni in Italia e all’estero, hamaturato una lunga esperienza nella direzione museale e nella gestione dei rapporti tra le diverse istituzioni pubbliche e private.

15) al MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI REGGIO CALABRIA

Carmelo Malacrino – 44 anni, archeologo e architetto. Nato a Catanzaro, si è laureato in architettura a Firenze e ha poi conseguito una specializzazione triennale in Archeologia e architettura antica presso la Scuola archeologica italiana di Atene. Dal 2010 è ricercatore di storia dell’architettura nel Dipartimento di architettura e territorio dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria. Nel 2005 ha conseguito un dottorato di ricerca di eccellenza (con borsa di studio) in Storia dell’architettura e della città, Scienze delle Arti, Restauro presso la Fondazione Scuola di Studi Avanzati di Venezia, con una tesi su Acqua e architettura nell’Asklepieion di Kos. Autore di quasi oltre settanta pubblicazioni, vanta numerosi esperienze nella gestione museale e di scavi archeologici.

16) al MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI TARANTO

Eva Degl’Innocenti – 39 anni, archeologa. Nata a Pistoia, si è laureata a Pisa in conservazione di beni culturali, indirizzo archeologico, dove ha frequentato anche la Scuola di Specializzazione di Archeologia; ha poi conseguito il dottorato di ricerca europeo presso l’Università degli studi di Siena in Storia, archeologia e archivi del Medioevo. Dal 2013 è Direttrice del Servizio dei beni culturali e del museo/centro d’interpretazione Coriosolis 
della Comunità dei Comuni Plancoët Plélan in Bretagna 
(ente locale di 18 comuni del dipartimento delle Côtes-d’Armor), dove lavora dal 2010. È stata Ricercatrice e project manager di progetto europeo presso il Museo Nazionale francese del Medioevo di Parigi. Dal 1995 al 2008 ha condotto scavi archeologici in Italia e in Tunisia. È autrice di numerose pubblicazioni e ha insegnato in diverse università italiane e francesi.

17) al PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM

Gabriel Zuchtriegel – 34 anni, archeologo. Tedesco, nato a Weingarten, nel Baden-Württemberg, si è laureato in Archeologia classica, preistoria e filologia greca alla Humboldt-Universität di Berlino e ha poi conseguito con lode il Dottorato di ricerca in Archeologia classica presso l’Università di Bonn. Ha condotto numerosi scavi archeologici in Italia e all’estero e ha collaborato con importanti istituzioni nazionali e straniere nel settore dell’archeologia, maturando anche esperienza nella gestione museale. Professore a contratto di Archeologia e storia dell'arte greca e romana nell’Università degli Studi della Basilicata, è autore di svariate pubblicazioni.

18) al PALAZZO DUCALE DI MANTOVA

Peter Assmann – 61 anni, storico dell’arte. Austriaco, nato a Zams, nel Tirolo, ha compiuto i propri studi universitari a Innsbruck, dove ha conseguito il dottorato di ricerca in storia dell’arte. Ha studiato e lavorato anche a Firenze, presso il Deutsches Kunsthistorisches Institut. Dal 2002 al 2012 è stato Presidente della Associazione dei musei austriaci (Museumsbund Österreich). Ha diretto l’Oberösterreichischen Landenmuseen di Linz e il Museo Angerlehner in Thalheim bei Wels e ha curato numerose mostre di livello internazionale. Insegna alla Johannes Kepler Universität di Linz e alla Università di Vienna. Dal 2011 è nel Comitato scientifico del Museo del Castello del Buonconsiglio diTrento. 

19) Al PALAZZO REALE DI GENOVA

Serena Bertolucci – 48 anni, storica dell’arte. Nata a Camogli (Genova), si è laureata con lode presso la Facoltà di lettere dell'Università di Genova, indirizzo storico-artistico, per poi diplomarsi con lode presso la Scuola di Specializzazione in Storia dell’arte e delle arti minori dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con una tesi in Museologia/Museografia. Dal 2010 è direttore di Villa Carlotta, Museo e Giardino Botanico sul lago di Como, dove lavora dal 2004. Ha studiato e lavorato in Germania e negli Stati Uniti. Dal 1997 al 2006 è stata incaricata dal Ministero tedesco per l’educazione, la ricerca scientifica e la tecnologia della catalogazione e conservazione delle raccolte d’arte del centro italo tedesco per l’eccellenza europea Villa Vigoni (Como). È autrice di numerose pubblicazioni.

20) al POLO REALE DI TORINO

Enrica Pagella – 58 anni, storica dell’arte. Nata a Ivrea, si è laureata in storia dell’arte a Torino e ha conseguito il dottorato di ricerca in storia e critica dei beni artistici e ambientali nell’Università degli studi di Milano. Attualmente lavora presso la Fondazione Torino Musei, dove dal 2003 è Direttore del Palazzo Madama e Borgo Medievale. Dal 1988 al 1999 ha diretto il Museo civico d’arte di Modena. Ha insegnato in diverse università italiane ed è autrice di numerose pubblicazioni. 

Per ulteriori informazioni:


Quando i musei funzionano: una mente aperta e buoni amministratori possono fare miracoli!

Il caso del Museo Civico di Castelbuono

Laura Barreca

Spesso ci si chiede perché i musei non funzionano, perché sono vuoti, perché non riescono a suscitare interesse nonostante le opere d’arte o le collezioni di grande interesse che contengono. Talvolta il motivo è l’assenza di motivazioni in coloro che li dirigono. Quando, invece, oltre alle competenze ci sono passione, entusiasmo e voglia di sperimentare, i risultati non tardano ad arrivare. Lo dimostra il caso del Museo Civico di Castelbuono, nel Palermitano, guidato ora da una mente aperta e che, grazie anche alla sensibilità e alla collaborazione del Comune, è riuscita a far decollare questo museo in modo impressionante. I giornalisti lo definiscono “il piccolo miracolo”. Lei è la curatrice e critica palermitana Laura Barreca, rientrata in Sicilia dopo vent'anni di prestigiosi incarichi di ricerca e lavoro all'estero. 

In un articolo su Meridione News, ha dichiarato: «Abbiamo una struttura che ci permette di funzionare a pieno ritmo e di accogliere in ogni stagione i turisti provenienti dall'America come dal nord Europa. La comunità di Castelbuono recepisce positivamente il progetto che stiamo portando avanti in quanto è abituata a maneggiare la cultura nelle sue diverse forme. Attraverso un management culturale, cerchiamo anche di intrecciare legami con il territorio, lavoriamo con le professionalità locali e raccontiamo il territorio attraverso progetti comuni agli altri attori del sistema culturale locale, come i ragazzi di Ypsigrock». 

Grazie alla Barreca oggi il museo ha 40mila visitatori l'anno. Eppure anche lei ha avuto le sue esperienze negative: «Non c'è traccia di redenzione per questa terra» - afferma duramente - «Ho avuto a che fare con funzionari e amministratori trogloditi. Il gap generazionale è inaccettabile. I giovani hanno le capacità, una velocità e un'abilità che la generazione precedente non possiede». Trovare spazio in ambito culturale e mettere a frutto le proprie competenze è un sogno irraggiungibile per tanti giovani e spesso l'unica soluzione è trasferirsi all'estero.

Nel caso della città siciliana c’è anche un progetto preciso portato avanti dal sindaco Antonio Tumminello che ha voluto svincolare il museo dalla politica, scegliendo di affidarne la gestione a chi ha veramente le competenze per farlo e la voglia di far crescere il museo. «Finché i musei saranno avamposti di politicanti senza competenza si va verso una morte. Inoltre è sotto gli occhi di tutti l'inaccettabile gap generazionale. I giovani hanno le capacità, una velocità e un'abilità che la generazione precedente non possiede e non può inventarsi, rimanendo incastrata in logiche anacronistiche e di spreco. Finché la Sicilia non decide di intraprendere un percorso di rilancio sarà sempre peggio» - ha dichiarato la Barreca. 


Mi piace soprattutto l’impostazione in chiave sociale che la nuova direttrice ha voluto dare al museo, evidentemente forte delle esperienze di cui si è arricchita all’estero:  «Il museo deve avere una funzione sociale.» - ha affermato - «Nel corso dei laboratori didattici i bambini hanno ad esempio utilizzato materiali di riciclo per creare dei manufatti oggi esposti al Museo dei piccoli. Abbiamo pensato inoltre ad una pubblicità ecologica e facciamo la comunicazione con gli asinelli che a Castelbuono vengono utilizzati per la raccolta differenziata». Si è parlato anche di immigrazione. La giornalista Imma Vitelli è stata nostra ospite al liceo di Castelbuono insieme ad alcuni sopravvissuti agli sbarchi per raccontare ai ragazzi la drammatica esperienza dei migranti del Mediterraneo. Una conferenza che ha permesso ai ragazzi di ascoltare una storia vera e contemporanea che appartiene alla nostra identità. Bisogna avere consapevolezza delle richieste del territorio, essere glocal è determinante per programmare attività».

 Cari amici, in questi anni in cui ho svolto l’incarico di direttore scientifico del Museo Civico “Ferrante Rittatore Vonwiller”, dal 2019 a...