Foto Britaly Post |
Mentre in queste ore dobbiamo ancora una volta piangere le vittime di un nuovo, gravissimo attentato in Belgio che ci ricorda che la
lotta contro il terrorismo è sempre aperta e che non si potrà abbassare la guardia ancora per molti anni, solo pochi giorni fa, in Tunisia, è avvenuta la commemorazione della strage al Museo Nazionale del Bardo, accaduta lo scorso anno, il 18 marzo 2015. In quella
circostanza la reazione fu immediata e dopo appena due settimane il museo aveva
già riaperto le sue porte, cercando di raccogliere tutte le forze possibili per superare la paura e ricominciare. Forse per questo oggi il Bardo è diventato un simbolo della
lotta contro il terrorismo e il radicalismo religioso. Quel giorno di marzo l'attacco fu terrificante: due
terroristi entrarono nel museo e iniziarono la caccia ai turisti. Alcuni dei
visitatori che erano nelle sale riuscirono a nascondersi, altri no:
rimasero uccisi in ventidue. La Tunisia non è stata risparmiata dagli attacchi
terroristici; ne ha sofferto e ne soffre ancora, perché la sua economia si
basa in buona parte sul settore del turismo. Il Museo Nazionale del Bardo è una
vera istituzione, un punto di riferimento per la cultura tunisina e, nonostante
il calo del numero di visitatori, non si è voluto spegnere. Forse perché questo museo è
una testimonianza della storia multiculturale della Tunisia, dato che conserva
ed espone opere pagane, cristiane, islamiche e anche giudaiche, e questo rende
l'identità del museo veramente unica. La Tunisia è un paese con una naturale
vocazione alla mediazione, posta al crocevia di culture e religioni, tra Africa,
Medio Oriente ed Europa. Così, nonostante gli attacchi terroristici al Bardo e, qualche
mese più tardi, quelli sulla spiaggia di Sousse, si è voluta mantenere viva l'idea di una cultura libera contro l'oscurantismo religioso, facendo proprio del Museo Nazionale del Bardo un baluardo contro ogni
forma di radicalizzazione. Durante tutto l'anno nel museo si susseguono molti eventi
artistici e culturali su questo tema. Invece di essere indebolita, la convinzione che la vera cultura può trionfare sull'estremismo è stata invece
rafforzata. Fino ad oggi sono state
numerose anche le visite da parte di politici e personalità della cultura
provenienti da tutto il mondo. Un'associazione tunisina ha realizzato un
mosaico murale che rappresenta le 22 persone cadute sotto i colpi dei
kalashnikov dei terroristi.
Il museo porta ancora i segni
della strage, con le tracce dei proiettili sui muri, ma la vita, e con essa la lotta contro il male, continuano.
Foto: Repubblica.it |
Fonte: RTL (Cécile De Sèze)
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