ICOM Italia ha inviato a ANCI e UPI nazionali una raccomandazione rivolta alle amministrazioni locali in merito alla direzione dei musei civici. Il Comitato nazionale italiano di ICOM è pienamente cosciente delle difficoltà e dei limiti operativi in cui si colloca l’azione degli enti locali e si impegnerà ad offrire il suo contributo, in tutte le forme ritenute utili, alle Amministrazioni proprietarie di musei affinché riescano a garantire il miglior funzionamento possibile dei musei civici.
Ecco il testo del documento:
Nel corso degli ultimi vent’anni, riforme delle pubbliche amministrazioni, riduzioni della spesa pubblica, manovre finanziarie hanno costretto gli Enti Locali a concentrare e ridurre la propria struttura dirigenziale.
Queste ristrutturazioni interne, fatte salve poche eccezioni, hanno fortemente limitato l'autonomia dei Musei Civici che sono stati accorpati nella gestione di più ampi settori/uffici amministrativi.
Anche in conseguenza di ciò, i Musei Civici, che rappresentano circa la metà dei musei italiani, stanno subendo una forte riduzione e persino la scomparsa (di numero e di ruolo) delle direzioni scientifiche. I ruoli di direzione scientifica, caso unico in Europa, sono oramai quasi sempre attribuiti a dirigenti amministrativi ai quali vengono attribuite anche tutte le competenze e le responsabilità, anche quelle squisitamente scientifiche e museologiche riguardanti la ricerca, la didattica, lo studio, la proposta dei programmi annuali e pluriennali di attività museali e più in generale tutte le funzioni e le finalità istituzionali del museo definite dall’art. 101 del d.l. 42/2004 Codice dei beni culturali e del paesaggio
. Dove sopravvivono direttori con competenze scientifiche, questi sono nominati pro tempore dai dirigenti amministrativi sovraordinati che spesso mantengono la piena titolarità sui programmi, sull’affidamento delle collezioni, sui finanziamenti, sulla didattica e su tutte le altre attività relative alla vita del museo. Quando il direttore è nominato titolare di una posizione organizzativa ciò corrisponde spesso all’assunzione di una troppo limitata autonomia e responsabilità sia nei confronti del museo sia all’interno dell’apparato comunale.
In questo contesto è molto positivo che alcune Regioni siano intervenute fissando precisi standard per il funzionamento e l'accreditamento dei Musei Civici, fra cui è determinante la presenza di un direttore pienamente responsabile dello sviluppo e dell'attuazione del progetto culturale e scientifico del museo stesso, della sua gestione complessiva, della conservazione, valorizzazione, promozione e godimento pubblico dei culturali in esso contenuti e della ricerca scientifica ad essi connessa. I requisiti necessari per affrontare correttamente i complessi compiti di Direttore di Museo sono stati individuati dalla Carta nazionale delle professioni museali (allegata e parte integrante della presente Raccomandazione, preparata da ICOM e dalla Conferenza permanente delle Associazioni museali italiame, discussa nella I Conferenza nazionale dei musei d'Italia tenutasi a Milano il 24 ottobre 2005 e approvata definitivamente dalla II Conferenza nazionale dei musei d'Italia tenutasi a Roma il 2 ottobre 2006. In particolare, nella carta sono individuate Responsabilità, ambiti e compiti del Direttore del museo, i Requisiti per l'accesso all'incarico e le Modalità d'incarico che la comunità professionale unanimemente considera necessarie.
Pertanto
ICOM Italia, il Comitato nazionale italiano dell’International Council of Museums,
Raccomanda
- che le Amministrazioni proprietarie di Musei Civici si impegnino a richiedere e a verificare come condizione imprescindibile per l’accesso all’incarico di Direttore quanto previsto dalla Carta Nazionale delle professioni museali.
- che il Direttore di Museo Civico sia pienamente responsabile dello sviluppo e dell’attuazione del progetto culturale e scientifico del museo stesso, della sua gestione complessiva, della conservazione, valorizzazione, promozione e godimento pubblico dei beni culturali in esso contenuti e della ricerca e della divulgazione scientifica ad essi connessa.
- che ai Musei Civici sia garantita dallo Statuto e dai Regolamenti degli Enti, la più ampia autonomia scientifica, didattica e gestionale, riconoscendone il ruolo di Istituti della Cultura permanenti che, senza scopo di lucro, sono al servizio della società e del suo sviluppo, sono dedicati alla ricerca delle testimonianze materiali e immateriali della Comunità di riferimento e del suo ambiente; che acquisiscono, conservano, comunicano, espongono a fini di studio, educazione e diletto.
- che le attribuzioni delle dirigenze amministrative non siano di norma estese anche alla governance della ricerca, della conservazione e della didattica, in tutte le loro forme, missioni essenziali dei Musei Civici, se non nel coordinamento di tali funzioni.
- che ANCI e UPI si impegnino a diffondere questa raccomandazione ai loro iscritti.
ICOM Italia, cosciente delle difficoltà e dei limiti operativi in cui si colloca l’azione degli Enti locali, si impegna ad offrie il proprio contributo in tutte le forme ritenute utili, alle Amministrazioni proprietarie di Musei al fine di garantire il miglior funzionamento possibile dei musei civici, la loro autonomia scientifica e gestionale, la professionalità, il ruolo e la responsabilità dei loro direttorei e del loro personale scientifico, così come previsto dal Codice etico ICOM per i musei e dalla Carta nazionale delle Professioni museali di ICOM.
Approvata dal Consiglio direttivo di ICOM Italia riunitosi a Palermo in data 5 giugno 2011
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