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T-Essere Memoria conquista Parigi

Musées (emportables) 2016: spazio ai progetti che favoriscono l'accessibilità


La mia ultima partecipazione a Musées (em)portables come membro della giuria mi ha regalato una bellissima soddisfazione: vedere nuovamente vincente un video italiano. Dopo la vittoria del 2014 del Museo Archeologico Virtuale di Ercolano che presentò il video di Raffaele Gentiluomo, "Vesuvius making of" e vinse il premio per il miglior short-film straniero, quest'anno il progetto “T-Essere Memoria”, realizzato dall'Ufficio Beni Archeologici della Provincia Autonoma di Trento, ha vinto un premio particolarmente importante: l'ICOM-Musée pour tous, il premio speciale voluto dall'Icom per promuovere l'accessibilità nei musei. La mia presenza alla premiazione in qualità di rappresentante dell'Associazione Nazionale Piccoli Musei è stata, pertanto, per me doppiamente importante in quanto nella mia collaborazione con l'APM ho potuto sviluppare due tematiche che quest'anno sono state, insieme, il filo conduttore anche del festival francese: la promozione visuale dei musei (dal documentario allo short-film, allo spot, al trailer) e l'accessibilità.  
I tre film che hanno ricevuto gli ambiti riconoscimenti Icom per le produzioni audio-visive che hanno descritto più efficacemente il rapporto tra i musei e il pubblico con ridotto accesso alla cultura (fasce sociali svantaggiate, persone con disabilità, nuovi immigrati, residenti nelle zone rurali, ecc.), sono stati:

T-essere Memorie, incentrato sul programma di attività per i malati di Alzheimer svoltosi nel 2015 presso il Museo delle Palafitte di Fiavé, in provincia di Trento. 

Il secondo premio è stato assegnato al film Quand l'art sert d'union, che descrive un progetto educativo presso il Museo Nazionale di Scultura di Valladolid, in Spagna, per persone affette da malattie mentali che hanno potuto lavorare come guide nel museo per un giorno. 

Il terzo premio è andato a Piquer une tête, realizzato da un gruppo di adolescenti in gravi difficoltà scolastiche e sociali di Marly, nel nord della Francia, durante una visita al Musée des Beaux-Arts di Valenciennes.

La premiazione si è svolta presso la Cité de la mode et du design, a Parigi, lo scorso 13 gennaio. Anne-Catherine Robert-Hauglustaine, direttore generale di ICOM, ha assegnato i premi ai tre film vincitori della sezione speciale. Per l'Italia hanno ritirato il premio Luisa Moser, dell'Ufficio beni archeologici della Provincia Autonoma di Trento, ed Emanuela Trentini della APSPMargherita Grazioli di Trento.

Anne-Catherine Robert-Hauglustaine, Icom

I premiati

I film vincitori del Premio Museés Emportables sono stati: 

- primo premio a "HDA", video realizzato dagli studenti del Liceo Saint Paul di Lille nelle sale del Palazzo delle Belle Arti.
- secondo premio a "Pourquoi le noir ?" di Zoé Tibloux e Ismael Mounime.
- terzo premio al video del museo cecoslovacco, Regionální muzeum a galerie di Jičíně, intitolato "Muséum spot 2".


La premiazione 

Musées (em)portables si svolge ogni anno in occasione del SITEM, il Salon des Musées des lieux de culture et de tourisme.
Ringrazio il Presidente di Museumexperts e commissario generale di SITEM, Jean François Grunfeld, per avermi voluta nella giuria per tre anni consecutivi. E' stata un'esperienza particolarmente bella e arricchente che ha accresciuto il mio interesse per il video making, gli short films e il cinema documentaristico. 

SITEM 2016

Il progetto T-essere memoria:

Il progetto “T-Essere Memoria”, attuato da febbraio a giugno 2015, ha coinvolto un gruppo di 12 malati di Alzheimer ospiti dell'Azienda Pubblica di Servizi alla Persona di Povo (dotata di un nucleo specializzato rivolta a questo tipo di pazienti). Il percorso sperimentale è stato proposto dai Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali nell'ottica di aprire le porte del Museo delle Palafitte di Fiavé ad un pubblico che difficilmente in questa fase della vita viene accompagnato in museo o partecipa a laboratori archeologici. Sono stati condotti sei incontri con laboratori pratici e un'uscita finale presso il museo. Il primo momento di confronto è stato finalizzato alla conoscenza reciproca, indispensabile per prendere confidenza ed instaurare un rapporto di fiducia sia con l'educatore che con gli altri partecipanti. Negli incontri successivi, partendo da copie di reperti appositamente selezionati, si è dato ampio spazio all'osservazione, alla manipolazione e alla discussione, in modo da mettere in atto la stimolazione cognitiva e la valorizzazione delle abilità residue. Ogni partecipante ha potuto toccare, osservare, riconoscere alcuni oggetti, fare supposizioni, cercare di portare a galla ricordi o antichi gesti. Reperti molto semplici, essenziali ma ricchi di significato, utili per stimolare la memoria dei partecipanti.
Attraverso l’interazione diretta con i reperti, si è cercato di sollecitare lo scambio di idee, di far scaturire ricordi ed esperienze personali e di mettere in relazione il proprio vissuto con i materiali e gli oggetti archeologici. Sono stati inoltre proposti, partendo dalle attività documentate dagli archeologi a Fiavé, laboratori di tessitura, lavorazione dell'argilla e preparazione del burro. Tutte le pazienti hanno partecipato volentieri (aspetto non scontato per chi soffre di Alzheimer), si sono messe in gioco, hanno saputo riprodurre, con estrema facilità e grande attenzione antichi gesti, dimostrando come alcune abilità, quali il "saper fare", la manualità e la creatività permangano nonostante la malattia, se adeguatamente sollecitate. I laboratori pratici sono risultati esperienze stimolanti, emotivamente coinvolgenti e piacevoli, che hanno permesso di accedere a personali memorie e saperi, di potersi mettere in gioco, sperimentare le proprie abilità e anche aumentare la propria autostima.
La visita al Museo delle Palafitte e all'area archeologica ha concluso il percorso: uscire dalla struttura protetta per andare in un posto nuovo e sconosciuto è stato un momento arricchente e ha assunto anche un valore particolare. Il museo si è dimostrato infatti un luogo ricco di stimoli dove le partecipanti hanno mostrato grande capacità di osservazione, anche di particolari che sfuggono ai più. Si sono sentite a loro agio, libere di muoversi, di esprimersi, di toccare, di fare domande e di veder esaudite le loro curiosità. Momenti dedicati a laboratori pratici, alla creatività e la visita ad un museo, possono dunque influenzare positivamente la qualità della vita di un paziente affetto da Alzheimer.
L’esperienza fatta ha confermato che il museo, se reso fruibile e “partecipativo” può avere un ruolo sociale e può aiutare nel decorso della malattia a migliorare la qualità di vita dei pazienti ma anche di chi si occupa di loro, i care giver, i quali si trovano a condividere questa devastante patologia.
Il Gruppo di lavoro che ha seguito il progetto è composto da Luisa Moser (responsabile dei Servizi Educativi dell’Ufficio beni archeologici, Soprintendenza per i beni culturali), Roberto Maestri, Alberta Faes e  Emanuela Trentini (animatore, fisioterapista e educatore della APSP di Povo).
I risultati positivi di questo innovativo percorso hanno consentito di coinvolgere altre APSP del Trentino (S.Croce nel Bleggio, S.Spirito a Pergine Valsugana, Pinzolo, Condino, Pieve di Bono e Storo) dove nei prossimi mesi sarà riproposto il progetto con incontri, laboratori e visite al sito archeologico e al Museo delle Palafitte di Fiavé.

Il salone internazionale dei musei, dei luoghi della cultura e del turismo a Parigi, dal 12 al 14 gennaio 2016



Quest’anno la 20a edizione del SITEM – organizzato da Museumexperts a Parigi il 12, 13 e 14 gennaio 2016, presso la Docks – la Città della Moda e del Design, prevede un eccezionale programma di conferenze internazionali: si parlerà di musei e comunicazione digitale, di accoglienza e della necessità che il patrimonio culturale sia in grado anche di generare sviluppo economico e sociale, di accessibilità, di sicurezza, di documentari e dei nuovi mezzi di divulgazione, di musei e di politica culturale, di turismo culturale alternativo in ambito urbano.

Si potrà assistere a ben 12 conferenze che illustreranno molti casi studio.
Qui il programma delle conferenze e qui il programma degli workshops. 

Nel corso del SITEM, il 13 gennaio, alle ore 12, si svolgerà anche la cerimonia di premiazione degli autori dei migliori video che hanno partecipato al concorso Musées (em)portables

Ulteriori informazioni qui.

Questi gli orari di apertura del salone per i beni culturali:

- martedì 12 gennaio: 9:30 - 6:30 p.m.
- mercoledì 13 gennaio : 9:30 - 20h
- giovedì 14 gennaio : 9h30-17h

Per partecipare al SITEM è necessario richiedere fin da ora il badge d’ingresso a questo link

Presso, Les Docks, Cité de la mode et du design
34, quai d’Austerlitz, 75013 Paris


Musées (em)portables: come realizzare un video efficace


Dal 1 luglio è stata lanciata la quinta edizione del concorso Musées (em)portables di cui potete leggere qualche notizia utile in questo post.
Ma come riuscire a creare un video originale? Tutti siamo in grado di realizzare filmati con un cellulare, ma questo non basta; prima di iniziare a filmare c’è bisogno, innanzi tutto, di un’idea originale e poi di qualche conoscenza su come scrivere una piccola sceneggiatura.
Chi è completamente digiuno riguardo queste tecniche, potrà trovare utile qualche semplice consiglio che traggo dal volume di Linda Seger “Come scrivere una grande sceneggiatura” e che cercherò di adattare alla nostra finalità.

- Trovare l’idea
Una parte importante del vostro “training” consiste nel raccogliere indizi, suggerimenti, piccole trame che possono formare la base di una grande sceneggiatura. Molti scrittori pescano idee dagli articoli di giornale, ma si possono trarre indicazioni anche dalla nostra vita quotidiana, dal nostro lavoro, dalla vita famigliare, da sogni, fantasie, speranze, obiettivi, fallimenti, delusioni…
Molte situazioni, se associate ad una buona dose di immaginazione, possono condurre a nuove idee.

- Ordinare le idee
A questo punto bisogna ordinare le idee e ci sono molti modi per farlo. La cosa più semplice è iniziare a scrivere. Piccoli pensieri, anche slegati tra loro, cercando, quando possibile, di trovare un nesso. Buone idee evocano nuove idee. Le idee collegano altre idee e così la storia comincia a prendere forma.
Si può dividere una sceneggiatura in cinque componenti maggiori: la trama, i personaggi, l’idea di base, le immagini e i dialoghi. Ognuno di questi elementi prende forma in momenti diversi dello sviluppo. Alcuni scrittori particolarmente abili con i personaggi, per esempio, partiranno dalla definizione dei caratteri e lasceranno che la storia si evolva a seconda delle decisioni e delle azioni del personaggio.
Altri iniziano con una sequenza di eventi. Altri ancora con una idea da esplorare.
Indipendentemente da dove si desidera cominciare, ad un certo punto tutti questi elementi dovranno confluire nella sceneggiatura.

- Il metodo delle schede
Per raccogliere tutti i brandelli di idee che sommati faranno una sceneggiatura, molti scrittori usano le schede o annotano le loro idee su fogli perforati da mettere in un raccoglitore. Si comincia con cartoncini di diverso colore: a mano a mano che riordinano le idee, ogni colore diventa rappresentativo dei diversi elementi della sceneggiatura: le schede bianche, per esempio, potrebbero contenere note sui personaggi; le schede blu possono riportare annotazioni sulle immagini che faranno da sfondo alla trama (l’ingresso del museo, una sala particolare, etc.).
Gli appunti sulle schede possono essere piccole frasi oppure descrizioni più estese.
Dato che ogni processo creativo si muove dal caos all’ordine, la vostra mente comincerà naturalmente a vedere la correlazione delle schede. Le schede possono anche essere appuntate su un tabellone, per avere uno sguardo d’insieme.

- Il metodo della scaletta
Si utilizza questo metodo scrivendo qualche riga per ogni scena che compone la storia. Si può scrivere sia a mano su dei foglietti che sul computer, come si preferisce.

- Il trattamento
Un altro metodo per buttare giù le prime idee è chiamato “trattamento” e consiste nello scrivere una breve storia sui cui si baserà, poi, la sceneggiatura. E’ un modo per far emergere le idee, da modificare ed elaborare a piacimento.

Oltre quelli appena descritti, altri metodi per far nascere le idee possono essere: tenere un diario, per esempio, in cui riportare stati d’animo, osservazioni e pensieri, oppure parlare al registratore, cioè appena vi vengono le idee non perdere neppure il tempo a scriverle ma registrarle immediatamente per non perdere il momento magico!
In pratica, bisogna trovare il metodo che meglio si adatta al vostro temperamento e alla situazione. Tutto è molto soggettivo proprio perché siamo nel campo della creatività.
Esistono anche programmi gratuiti che aiutano a scrivere una sceneggiatura (v. http://www.sceneggiatori.com/links/software.asp).

La struttura in tre atti
Ogni sceneggiatura, a prescindere dalla sua lunghezza, deve essere strutturata in tre atti: l’inizio, il mezzo, la fine, ovvero: la premessa, lo sviluppo, la risoluzione. E’ importante sapere che l’inizio della storia può essere la parte più importante della nostra opera.  La premessa deve darci subito un’idea chiara della direzione della storia, del suo stile, di che cosa parla, dove è ambientata e che tipo di storia è. 
Di solito la premessa è un’immagine che ci dà subito un forte senso del luogo, dello stato d’animo, dell’ordito e talvolta del tema. Ripensiamo ai tanti film che abbiamo visto nella nostra vita e studiamo qualche premessa.
Dato che stiamo parlando di creare un filmato di tre minuti appena, è chiaro che le tre parti della sceneggiatura dovranno avere una efficacia immediata in quanto il numero di scene sarà estremamente ridotto.

Dopo aver scritto le varie parti della sceneggiatura, si può passare alla creazione dello “storyboard”, ovvero una sceneggiatura disegnata. Lo scopo è quello di rappresentare le inquadrature che si intende realizzare per ogni scena (campi lunghissimi, campi lunghi, campi medi, primo piano, dettaglio, etc.) e anche i movimenti che saranno usati (zoom, panoramica, etc.). Al posto dei disegni si possono utilizzare delle fotografie e allora si realizzerà un photoboard.



Ovviamente questi sono solo pochi suggerimenti, ma spero di aver dato l’idea di come si può creare, in poche, semplici mosse, una sceneggiatura che aiuti a realizzare un ottimo filmato. Buon lavoro!

Musées (em)portables per raccontare i musei in video



Al via la quinta edizione di Musées (em)portables, il festival francese ideato da Museumexperts, che invita chiunque lo desideri a realizzare dei video di non più di tre minuti con un dispositivo mobile (un cellulare, un tablet, qualsiasi strumento di ripresa non professionale).
Perché Musées (em)portables? Perché in un mondo in cui le mode che hanno invaso i nuovi canali di comunicazione sociale (vedi flashmobs, selfies, etc.) sembrano limitare fortemente la creatività personale, indirizzandola verso azioni di gruppo omologate e standardizzate, far emergere la creatività e l’intelligenza dei singoli appare come un autentico rinnovamento culturale.
Negli ultimi decenni, inoltre, si è esaltato molto il ruolo della tecnologia nella nostra vita quotidiana, forse troppo, anche se è vero che molti strumenti, come il telefono cellulare, i tablet e i pc, hanno portato indubbi benefici (e anche qualche effetto negativo). Tuttavia, dobbiamo sempre ricordarci - come si legge nel sito di Museumexperts - che “l’intelligente non è il cellulare, ma la persona che lo utilizza”. Quindi tutto deve essere ricondotto alla persona. Non facciamoci “guidare” dalle tecnologie, ma “guidiamo” noi le tecnologie: questo è il concetto che è alla base di Musées (em)portables, di cui ho il piacere e l’onore di far parte ormai da tre anni in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Piccoli Musei, e in cui da due anni faccio anche parte della giuria che seleziona e attribuisce i premi ai migliori video partecipanti.

La quinta edizione – come è stato annunciato dagli organizzatori – vede una importante novità che renderà il festival un evento pubblico mondiale: ICOM, in collaborazione con Louvre pourtous, ha creato un premio speciale, il Premio ICOM-Musée pour tous, destinato alle creazioni audio-visive di quelle fasce sociali che solitamente sono penalizzate a causa di un ridotto accesso alla cultura (fasce sociali deboli, persone con disabilità, nuovi immigrati, residenti nelle zone rurali, etc.). Una decisione di grande importanza che aumenterà il già alto valore di Musées (em)portables.

Le modalità di partecipazione al festival restano le stesse degli anni passati. Il concorso è aperto a tutti, ai singoli come ai gruppi, senza alcun limite. Possono partecipare coloro che semplicemente amano i musei, coloro che vi lavorano o semplicemente coloro che desiderano trarre spunto da un museo per lanciare il proprio messaggio per immagini e suoni.
Invito vivamente a partecipare anche dall’Italia con le vostre creazioni, ma ricordo che i video (chi ha seguito il festival negli anni passati, se ne è reso conto) non dovrebbero avere la finalità di promuovere un museo, o almeno non dovrebbero farlo in un modo privo di originalità, ma essere, piuttosto, delle opere veramente creative, cioè dei piccoli film che raccontano delle storie, che trasmettono dei messaggi. 
Prima di cimentarvi in qualsiasi realizzazione suggerisco di vedere qui i video che sono stati presentati negli anni scorsi. 





Qui, invece, per chi è profano in materia di sceneggiatura, qualche consiglio su come realizzare un video efficace.

Il regolamento è disponibile in inglese e in francese. Il termine per l’invio dei filmati quest’anno è il 1 Dicembre 2015. Attenzione, perché dopo questa data i video non saranno più presi in considerazione!

Come ogni anno, tutti i film selezionati dalla giuria saranno proiettati ininterrottamente durante il Sitem, il salone internazionale dei musei, delle esposizioni e delle tecniche museografiche, in programma dal 12-14 gennaio 2016, a Parigi, presso il centro di moda e design Les Docks. Saranno poi resi disponibili, in tutto o in parte, sul sito di Museumexperts.

Non è necessaria alcuna registrazione preventiva. E’ sufficiente unire il modulo http://www.museumexperts.com/pdf/BulletinInscription2016.pdf al vostro video e inviarlo al seguente indirizzo:

Museumexperts
18 rue de la Michodière - 75002 Paris

Ricordarsi di unire anche i moduli firmati per le autorizzazioni relative ai diritti d’autore:

La cerimonia di consegna dei premi avverrà il 13 gennaio 2016.

Il Grand prix du jury ammonta a €2000. Il secondo e terzo classificato avranno ciascuno un premio di €1000.

Il premio speciale di ICOM-Musée pour tous, che godrà, tra l’altro, di una vasta distribuzione attraverso i vari canali internazionali di ICOM, ammonterà a €1000 per il miglior film e €500 per il secondo e terzo classificato.

Musées (em)portables: musei nel cellulare.

Anche nel 2015 si svolgerà il concorso Musées (em)portables organizzato dalla società francese museumexperts sas .
Come ricordato già in occasione delle due edizioni precedenti che hanno avuto come partner l'Associazione Nazionale Piccoli Musei, si tratta di un concorso creativo rivolto sia a chi opera nell'ambito dei musei sia ai visitatori, in forma individuale o in gruppo (classi scolastiche, ecc.). La particolarità di questo concorso è che i filmati devono essere realizzati con un cellulare o con altri dispositivi di ripresa non professionali. La durata non deve essere maggiore di tre minuti. I soggetti possono essere vari purché riguardino i musei oppure le attività che si svolgono all'interno dei musei, i "dietro le quinte" etc.; inoltre possono essere "seri" o "divertenti", senza limitazioni alla fantasia o al senso dell'arte di ciascuno.



L'aspetto che più mi piace di questo concorso è che invita a "pensare", non è la solita foto davanti all'opera d'arte ma è un lavoro in cui è necessario esprimere creatività e senso artistico. Può essere un modo per lanciare un messaggio oppure per mostrare il proprio modo di vedere i musei.
C'è chi ha realizzato perfino dei veri film per il cinema con un cellulare, perciò si vuole anche dimostrare che non sono le tecnologie sofisticate quelle che fanno un bel film, ma è l'idea che c'è dietro. In tre minuti si possono dire tante cose. Chi vuole cimentarsi in questa prova, ha l'occasione per farlo!
I premi, che consisteranno in piccole somme in denaro ma soprattutto nella soddisfazione di aver presentato una bella creazione, saranno assegnati alle opere selezionate da una giuria di vari esperti che operano nell'ambito della cultura, in particolare dei musei, e della comunicazione. La premiazione è prevista a Parigi, presso il Carrousel du Louvre, mercoledì 4 febbraio 2015, alle 12.00.
Per altre informazioni è possibile visionare il regolamento del concorso. Ricordo che il termine ultimo per l'invio dei filmati è il 12 dicembre. Spero che la partecipazione italiana sia notevole anche quest'anno e che possa portare all'assegnazione di un premio a un concorrente italiano come l'anno scorso, con il premio come "miglior film straniero" (ricorda tanto gli Oscar!) a Raffaele Gentiluomo per il suo bellissimo video sul Museo Archeologico Virtuale di Ercolano, Vesuvius Making of.
I filmati devono essere inviati su CD o DVD o chiavetta USB in formato .avi al seguente indirizzo:
Museumexperts / musei (em) Portable
18 rue de la Michodière - 75002 Parigi
unitamente ai moduli che è possibile scaricare a questo link .

Sime Sitem: un premio all'Italia

Dal blog dell'Associazione Nazionale Piccoli Musei



Piccoli Musei: Sime Sitem: Un premio all'Italia: Un museo italiano vince il premio al Sime Sitem di Parigi. Nell'ambito della importante manifestazione Sime Sitem la nostra Associazi...

Musées (em)portable: ancora tre mesi per partecipare



Il 13 dicembre è il termine ultimo per partecipare alla terza edizione del concorso Musées (em)portable, il concorso francese cui tutti possono partecipare con un filmato della durata di non più di tre minuti, realizzato in un museo o che, in ogni caso, abbia come oggetto un argomento che si riferisce ai musei, alle mostre o ad eventi culturali che si sono svolti nei musei, anche un "dietro le quinte" realizzato da chi in un museo ci lavora.

L'importante è che i filmati siano stati realizzati con un telefono cellulare, uno smartphone, con telecamere e macchine fotografiche portatili oppure con un tablet, e che non superino la durata di tre minuti.
Il concorso è organizzato da Museumexperts. L’evento si svolgerà presso il SIMESITEM,  il Salone Internazionale dei Musei e dei luoghi di cultura, il 28, 29 e 30 gennaio 2014, presso il Carrousel du Louvre, a Parigi. 


La partecipazione è gratuita ed è aperta a tutti, anche ai ragazzi di età inferiore ai 18 anni.

L’idea di questo concorso è nata dall'osservazione che esiste uno stretto collegamento tra la diffusione dei cellulari e di altri dispositivi mobili e la sempre più estesa modalità "globale" della comunicazione. Sono un miliardo i dispositivi mobili in circolazione in tutto il mondo: perché non utilizzarli per qualcosa di creativo? La proposta, allora, è quella di realizzare un filmato in un museo, perché se è vero, come affermano gli organizzatori, che la sicurezza impone le sue regole e spesso non è concesso filmare o fare fotografie nei musei, si possono rompere schemi troppo rigidi a vantaggio della libertà e di una maggiore soddisfazione dei visitatori, tenendo conto di poche, semplici regole. Sono principi che l'Associazione Nazionale Piccoli Musei riconosce come propri, ed è per questo che abbiamo deciso di dare il nostro supporto per il secondo anno consecutivo al concorso francese Musèes (em)portables, su invito del Presidente di Museumsexpert, Jean François Grunfeld.

Il concorso prevede la selezione dei migliori filmati da parte di una giuria, la quale assegnerà i seguenti premi: 


- il Gran Premio della Giuria: € 2000 

- Secondo e terzo posto: € 1.000 ognuno

- per gli autori di età inferiore ai 18 anni che parteciperanno individualmente o in gruppo (le scuole, per esempio), il Ministero della Cultura francese assegnerà il premio di € 2500 che si articolerà come segue: € 1500 al film primo classificato, € 500 ciascuno al secondo e terzo classificato.


MODALITÁ DI PARTECIPAZIONE:

L’iscrizione al concorso deve essere effettuata compilando il modulo di registrazione (1), l'autorizzazione all'utilizzo del filmato da parte dell'organizzazione (2) e la dichiarazione di titolarità del copyright della colonna sonora utilizzata nel filmato (3).

Questi sono i moduli da scaricare (tutti in lingua francese):


I tre moduli dovranno essere inviati, unitamente alla copia del filmato, in formato .avi, registrato su CD, DVD o su USB, al seguente indirizzo:



Musées (em)portables /Museumexperts

18 rue de la Michodière
Paris 75002
France


L'assegnazione dei premi si svolgerà tra il 29 e il 30 gennaio 2014, a Parigi, presso il Carrousel du Louvre.


Altri documenti da scaricare:

Regolamento in lingua italiana
Regolamento in lingua francese
Locandina ufficiale del concorso





Prende il via la terza edizione di Musées (em)portables

Si attendono tanti filmati italiani!





Torno a scrivere di Musées (em)portables di cui mi sono occupata anche lo scorso anno, il festival francese dedicato agli short film realizzati con i cellulari, lo strumento più semplice che ciascuno di noi porta sempre con sé. Eppure, con i cellulari c'è chi è riuscito a realizzare delle piccole opere d'arte, come dimostrano i filmati che hanno vinto la passata edizione e che possono essere visionati a questo link
Ognuno di essi è un vero e proprio piccolo film, è una storia, un modo molto personale di interpretare quel museo o quella mostra...un bel modo per esprimere noi stessi e il nostro rapporto con i musei. 
I filmati non devono superare i tre minuti, in base al regolamento pubblicato sul sito ufficiale,  www.simesitem.fr, che sarà presto aggiornato con tutte le informazioni relative alla terza edizione. 

Quest'anno la novità, a detta degli organizzatori, è l'internazionalizzazione della giuria con il mio ingresso, in rappresentanza dell'Associazione Nazionale Piccoli Musei. Oltre alla sottoscritta saranno presenti in giuria insieme a Jacqueline Eidelman, Chef du département de la politique des publics, Direction générale des patrimoines, Ministère de la culture et de la Communication, Jérôme Enrico, Cinéaste, Directeur de l’ESEC, École Supérieure d’Études Cinématographiques, Jean François Grunfeld, Président de Museumexperts SAS, Christophe Vital, Président de l’Association Générale des Conservateurs des collections publiques de France, George-Philippe Vallois, Président du Comité professionnel des galeries d’art, Jean-Christophe Castelain, Rédacteur en chef du Journal des Arts, Lionel Ollier, Rédacteur en chef de Sonovision Broadcast.

Spero che quest’anno, tra i vincitori del concorso possa esserci anche un film italiano, realizzato, forse, in uno dei nostri tanti piccoli musei!

Musées (em)portables 3a edizione. Un accordo con l'Associazione Nazionale Piccoli Musei

Dal blog Piccoli Musei di Giancarlo Dall'Ara: Piccoli Musei: Musées (em)portables 3a edizione. Un accordo con l...




L’Associazione Nazionale Piccoli Musei ha accolto con entusiasmo l’invito rivolto da Museumexperts, ad essere partner internazionale della manifestazione Musée (em)portables, il grande evento - giunto alla terza edizione - che ha lo scopo di avvicinare i visitatori ai musei attraverso i più usuali strumenti di comunicazione: i cellulari. 
Caterina Pisu, coordinatrice APM, sarà nella giuria che sceglierà i video realizzati dai visitatori dei musei, che saranno premiati. Con la bella esperienza fatta in Italia con #Invasionidigitali sono certo che il nostro Paese potrebbe aggiudicarsi un premio!

Musei nel cellulare: parte la seconda edizione di Musées (em) portables




L’Associazione Nazionale Piccoli Musei ha accolto con entusiasmo l’invito rivolto da Museumexperts, ad essere partner internazionale della manifestazione Musées (em)portables, il grande evento che ha lo scopo di avvicinare i visitatori ai musei attraverso i più usuali strumenti di comunicazione: i cellulari.
La comunicazione globale dei nostri tempi, infatti, passa attraverso mezzi tecnologici come i telefoni cellulari, gli smartphone o altro, che ci accompagnano in molti momenti della nostra vita e, perché no, anche durante una visita al museo. Possiamo affermare che i musei stanno cambiando velocemente di pari passo con l’evoluzione della società e quindi anche dei suoi progressi tecnologici. Oggi i musei stanno iniziando ad essere più aperti e sensibili verso le esigenze delle persone; il visitatore è al centro dell’attenzione e tutto è orientato al suo benessere. Come affermava il grande museologo Kenneth Hudson: «Visitando un museo, ci si deve sentire liberi, liberi di esplorarlo a proprio piacimento, liberi di scegliere le cose che si giudicano interessanti, e di ignorare tutto il resto. Non ci si deve sentire costretti a vedere tutto, o a seguire un particolare percorso che attraversa tutta l’esposizione». Questo è il concetto che, in qualche modo, è anche alla base di Musées (em)portables. E’ vero, come affermano, gli organizzatori, che la sicurezza impone le sue regole e spesso non è concesso filmare o fare fotografie nei musei, ma si possono rompere schemi troppo rigidi a vantaggio della libertà e di una maggiore soddisfazione dei visitatori, tenendo conto di poche, semplici regole.
La proposta lanciata da Museumexperts, dunque, è invitare i visitatori dei musei a realizzare un filmato della durata di non più di tre minuti con il proprio cellulare, in un museo a loro scelta. Attraverso questo filmato i partecipanti potranno esprimere il loro “modo” di vedere il museo. Nella scorsa edizione, che si è svolta dal 24 al 26 gennaio 2012, quasi tutti i filmati sono stati realizzati da giovani, soprattutto studenti, e le università di Poitiers e La Rochelle si sono particolarmente distinte. La giuria ha assegnato quattro premi alle opere che hanno mostrato la maggiore originalità. Questi quattro film e tutti quelli preselezionati possono essere visionati collegandosi a questa pagina http://www.simesitem.fr/musees_em_portables/video/. La giuria ha apprezzato l'originalità, l’entusiasmo, il talento dei vincitori; due di loro hanno anche creato la colonna sonora del loro filmato, ma naturalmente non si pretende questo da tutti!
La seconda edizione è attualmente in fase di lancio dallo scorso maggio 2012 e tutti i filmati selezionati saranno presentati in occasione del prossimo SIMESITEM (Salone dei Musei e dei Luoghi di cultura), il 29-31 gennaio 2013, al Carrousel du Louvre. La nuova giuria sarà molto prestigiosa come quella della scorsa edizione e vedrà anche qualche riconferma.
Invitiamo anche i musei italiani ad aderire a questa bella manifestazione e a pubblicizzarla il più possibile. Sul sito web ufficiale di Museumexperts si possono trovare informazioni anche in lingua italiana.
Forniamo qui qualche indicazione di base tratta dal Regolamento che può essere visionato alla pagina http://www.simesitem.fr/musees_em_portables/reglement/:
I filmati possono essere realizzati con il cellulare ma è consentito anche l’uso di una macchina fotografica o di una telecamera compatta. Il soggetto dovranno essere soltanto i musei, ovvero collezioni, mostre, attività culturali o “i dietro le quinte”, cioè tutto ciò che è inerente il funzionamento dei musei nelle varie forme. Come già detto, la durata massima dei filmati è di tre minuti.
La partecipazione è libera e gratuita. Tutti possono inviare un loro filmato e i partecipanti avranno i diritti di utilizzo esclusivi del loro filmato. E’ possibile iscriversi al concorso tramite il modulo disponibile nel sito web: http://www.simesitem.fr. I filmati devono essere inviati in formato CD o DVD per posta all’indirizzo che sarà indicato sul sito web.
Tutti i film selezionati dalla giuria saranno proiettati in continuazione, senza alcun costo per gli spettatori, durante la fiera SimeSitem 2013 al Carrousel du Louvre. Essi saranno poi pubblicati per la visualizzazione sul sito web. La giuria assegnerà premi in denaro ai primi tre.
Vi daremo presto notizia dell’inizio ufficiale del concorso e ulteriori dettagli.
Ci auguriamo che anche i visitatori italiani partecipino numerosi grazie alla disponibilità e alla cortesia dei musei che vorranno promuovere questa manifestazione. Grazie a tutti in anticipo!

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

Fonte dell'immagine: The Federalist Negli Stati Uniti, presso l’Art Institute of Chicago (AIC) si è aperto un caso che potrebbe essere d...