tag:blogger.com,1999:blog-5593029533833123834.post1911617782310775601..comments2023-06-06T18:25:38.531+02:00Comments on Museums Newspaper: "Muoia Sansone con tutti i Filistei"Museums Newspaperhttp://www.blogger.com/profile/00653776475386812307noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-5593029533833123834.post-2503325145660139272013-05-15T19:58:21.233+02:002013-05-15T19:58:21.233+02:00Per la risposta rimando al post successivo.Per la risposta rimando al post successivo.Museums Newspaperhttps://www.blogger.com/profile/00653776475386812307noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5593029533833123834.post-31921975106706291402013-05-15T12:14:40.776+02:002013-05-15T12:14:40.776+02:00Tutto quello a cui non si può rispondere in un twe...Tutto quello a cui non si può rispondere in un tweet: http://wp.me/p2WJ8p-16<br /><br />AlessandroAlessandrohttp://leparoleinarcheologia.wordpress.comnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5593029533833123834.post-29782096898397613152013-05-15T10:18:38.345+02:002013-05-15T10:18:38.345+02:00Ci sono vari master interessanti, non necessariame...Ci sono vari master interessanti, non necessariamente molto costosi; l'importante, lo consiglio sempre, è verificare non solo che propongano un programma valido, ma anche che i docenti siano altamente qualificati. Capita, talvolta, che si organizzino master "al risparmio", dove la docenza non è affidata a studiosi di lunga e provata esperienza, che quindi possono trasmettere non solo nozioni ma anche consigli pratici. I master o i corsi in cui è presente un collegio di docenti che provengono da varie realtà, universitarie, aziendali, istituzionali, è molto utile anche per ampliare la propria rete di contatti e conoscere nuovi ambienti. In questo modo si favoriscono le occasioni professionali perché non si resta chiusi in uno stesso ambito, magari già saturo, che non può offrire nessun tipo di prospettiva. Museums Newspaperhttps://www.blogger.com/profile/00653776475386812307noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5593029533833123834.post-22445050914380881392013-05-15T00:05:43.139+02:002013-05-15T00:05:43.139+02:00Gentile Dott.ssa, La ringrazio per la Sua ottima r...Gentile Dott.ssa, La ringrazio per la Sua ottima riflessione che mi aiuta ad avere un più chiaro quadro della situazione in cui siamo. Concordo in pieno soprattutto per quanto riguarda i settori su cui dovremmo concentrarci (comunicazione, fundraising, mediazione ecc.), settori che non mi sono stati insegnati all'Università (ma quante cose non ci insegnano in fondo!) e di cui ho sempre rimandato un serio approfondimento: più che una scuola di specializzazione in archeologia, pantano in cui cadono molti miei amici e colleghi, preferirei infatti un giorno intraprendere una formazione in qualcuno di questi settori (anche se a 28 anni credo di essere un po' in ritardo...). Cosa ne pensa dell'attuale offerta dei vari Master in Comunicazione dei Beni Culturali? O del Master in Management delle Risorse Artistiche e Culturali della Iulm (ne cito uno a caso)? Esiste un'effettiva domanda delle professionalità attinenti a uno di questi titoli? Mi perdoni la banalità di questi dubbi che mi pongo da un po' di tempo e che sono sicuro Lei saprà soddisfare al meglio.Danilo Greconoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5593029533833123834.post-61430682299607138822013-05-14T19:44:24.601+02:002013-05-14T19:44:24.601+02:00Caro Collega, La ringrazio, innanzitutto, per il S...Caro Collega, La ringrazio, innanzitutto, per il Suo intervento e per l'assiduità e l'interesse con cui segue il mio blog. Colgo l'ulteriore spunto di riflessione che Lei ha postato per chiarire ancora meglio il mio pensiero. Sono senz'altro d'accordo sulla necessità che il ruolo delle associazioni di volontariato non debba in alcun caso invadere il campo d'azione dei professionisti e tanto meno sfruttarne il lavoro intellettuale. Tuttavia, proprio perché si tratta di prestazioni volontarie, si può ovviare a questo inconveniente evitando prontamente altre occasioni di "sfruttamento" del proprio lavoro. <br />Assai più umiliante e riprovevole, a mio parere è l'essere trattati come personale alle dipendenze dei docenti quando si frequenta un dottorato, con o senza borsa di studio, o quando ci si vede sorpassati dai raccomandati, o quando si ostacolano studi e pubblicazioni. Ecco, queste credo che siano le battaglie serie da combattere. I volontari, quando restano nell'ambito delle loro funzioni di supporto, non ci fanno nessun male, e certamente non ce ne faranno se aiuteranno a tenere aperti i musei durante la Notte dei Musei. E' una illusione pensare che se non ci fossero i volontari ci sarebbe più lavoro. Ci sarebbe più lavoro se la cultura iniziasse ad essere considerata una componente importante dei programmi di governo cui non riservare solo le briciole, dal punto di vista delle risorse finanziarie, e se si cominciasse a premiare il merito e a favorire l'ingresso di nuovi profili occupazionali nel nostro ambito professionale. Perché, parliamoci chiaro, centinaia di archeologi non potranno mai trovare tutti lavoro nel loro settore, come se fossero medici o ingegneri (per i quali non è ugualmente semplice trovare impiego immediato). Non c'è tutta questa necessità di archeologi o di storici dell'arte o di museologi, però magari c'è bisogno di competenze che sono collegate a questi ambiti e che possono essere impiegate in modo concreto da enti, istituzioni, fondazioni o vari tipi di organizzazioni. Penso al settore della comunicazione, al fundraising, alla mediazione culturale e a tanti altri. Bisognerebbe cominciare a pensare alla nostra professione come un valore che, per quanto possibile, bisogna continuamente rivedere e aggiornare. Non sempre seguire un'unica direzione è conveniente e non è detto che le scuole di specializzazione in archeologia siano l'unica strada da seguire dopo la laurea, a meno che non si voglia rimanere impantanati nel mondo degli eterni disoccupati. Museums Newspaperhttps://www.blogger.com/profile/00653776475386812307noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5593029533833123834.post-77581631927266112922013-05-14T17:52:14.332+02:002013-05-14T17:52:14.332+02:00Gentile Dott.ssa Pisu, congratulazioni per il Suo ...Gentile Dott.ssa Pisu, congratulazioni per il Suo blog che seguo molto spesso. Purtroppo la situazione che Lei ha perfettamente illustrato è conseguenza di frustrazioni che si protraggono da troppo tempo. Queste polemiche ci furono anche in occasione del concorso del Mibac e credo anche prima dei concorsi del Comune di Roma. Ha anche ragione nel dire che si tende a confondere il ruolo di ciascuna delle varie figure professionali; sono d'accordo sul valore del volontariato e sulla sua utilità sociale, il fatto è che però ho notato un proliferarsi di associazioni di volontariato e promozione archeologica locale (sono studente di Specialistica in archeologia), associazioni quasi sempre fondate da laureati che non trovando lavoro pensano bene di prestare il loro tempo in queste imprese: ma quanto durano? Qual è il loro vero scopo? Un'associazione che ha buoni agganci con personaggi politici locali non credo non riceva alcun contributo, allora perché dovrei fare il volontario per queste persone? Lo farei per il bene della comunità ovvio ma l'"onda emotiva" e la frustrazione non può non far capolino. In uno degli scavi a cui ho partecipato come volontario venivo trattato come forza-lavoro, in un altro il clima era sereno ma alla fine non veniva riconosciuto alcun merito ai volontari, a livello di convegni, relazioni finali e interviste agli organi di stampa, viene sempre lodata l'attività dell'Associazione nelle sue figure apicali. Sotto la maschera del volontariato allora io credo che si celino interessi politici ed economici, potrei sbagliarmi ma è questa la mia impressione.Danilo Greconoreply@blogger.com