Sceneggiare i musei: esercizi di creatività

I video vincitori della quarta edizione del festival Musèes (em)portables


di Caterina Pisu












Lo scorso 4 febbraio presso lo spazio espositivo del Carrousel du Louvre, a Parigi, è avvenuta la premiazione degli short film che hanno partecipato alla quarta edizione di Musées(em)portables, il festival ideato dalla società Museumexperts, presieduta da Jean-François Grunfeld.

L’idea di base è quella di trasmettere un’emozione, un messaggio, una semplice riflessione, nello spazio di tre minuti di un video realizzato in un museo o avente come filo conduttore un tema legato ai musei. Bisogna riconoscere che in questi tre anni sono stati presentati anche dei veri e propri mini-film, con delle belle immagini e sceneggiature, anche quando erano realizzati da non professionisti o dagli studenti delle scuole (per i quali è previsto un apposito premio).












Da due anni faccio parte della commissione giudicatrice in rappresentanza dell’ Associazione Nazionale Piccoli Musei, unica giurata non francese, il che mi rende particolarmente orgogliosa, soprattutto quando mi capita di consegnare un premio a un mini-film italiano come è successo l’anno scorso con “Vesuvius making of” di Raffaele Gentiluomo, MAV-MuseoArcheologico Virtuale di Ercolano (ma non dimentico anche gli altri video italiani che sono stati preselezionati, come “La vita è un pendolo che oscilla tra dolore e noia” di Maria Grazia Mangiullo, Museo Cavoti di Galatina, ma anche quello dei ragazzi del Liceo “Michele Laporta” che hanno presentato un video realizzato da Simona Cataldo, “Entre histoire et modernité”, sempre nel Museo Cavoti di Galatina).

Quest’anno, purtroppo, non ho avuto questo piacere perché non sono pervenuti video dall’Italia, ma posso dire che la qualità generale dei film è stata davvero molto alta. Insieme agli altri membri della giuria di Musées (em)portables, abbiamo selezionato tre film, ma sarebbe stato giusto assegnare qualche altro premio perché altri si sono dimostrati meritevoli.

Il film che ha ottenuto il Grand Prix è  heART” di Marine Dupe, realizzato nel Bristish Museum. Un bel connubio di immagini e parole in cui la visitatrice ci comunica le sue riflessioni, le sue domande, le sue curiosità. Il video inizia con la ragazza che dice che le piace togliere gli occhiali quando è nel museo, "così la bellezza si raddoppia" (problemi di vista, a quanto pare!). Poi si chiede come è possibile passare delle ore nel museo quando non si può stare fermi in un posto per più di venti minuti: "senz'altro per avere l'aria di essere intelligenti". Prova a leggere tutti i pannelli che nessuno legge mai. È sicura che per solidarietà gli autori di questi pannelli leggono quelli scritti dai loro colleghi in altri musei. “La gente preferisce le audio-guide.” – afferma la ragazza – “E’ come se gli stessero raccontando una storia all'orecchio”. La ragazza si preoccupa anche degli aspetti pratici legati al museo, soprattutto quando passa di fronte alla vetrina di libri antichi; forse le stesse domande che tutti noi ci poniamo quando visitiamo un museo: - “Chi fa le pulizie? Ci vuole un diploma speciale per spolverare le opere?”. "I musei sono meglio dei siti d’incontro", pensa tra sé e sé. Il British Museum è uno dei più grandi musei del mondo, è enorme, come trovare qualcosa che non si sa cosa sia? "Sì, trovare un'opera è facile, basta utilizzare una piantina, come una caccia al tesoro, ma il British ha sei milioni di oggetti. Tutti vanno a vedere le stesse cose, soprattutto le cose già viste in foto. La maggior parte della gente viene al museo non per scoprire ma per riconoscere. La gente intellettualizza troppo l'arte, cerca di comprendere e non capisce che l'essenziale è la bellezza. Come nell'amore". “È incredibile quante cose hanno in comune l'arte e l'amore”, conclude la ragazza.

Il premio speciale della Giuria è stato assegnato al film “Êtrange Musée” di  Benoit Batard, ambientato nel Musée Robert Tatin. Anche in questo caso nel video si uniscono le immagini a un commento vocale che esprime delle impressioni interiori, uno stato d’animo. Inizia descrivendo il luogo, uno spazio espositivo che esiste solo dal XIX secolo e che prima era un luogo di studio consacrato ai libri. “Quando si parla di artisti” – “afferma la voce narrante - si parla di ispirazione, ma si dovrebbe anche parlare di respirazione. Respirare è vita”.


Qui, di seguito, le immagini della premiazione di Benoit Batard, effettuata dalla sottoscritta:













Quest’anno, a seguito dei tragici fatti relativi alla strage nella redazione parigina del giornale satirico Charlie Hebdo, Museumexperts ha deciso di intitolare un premio a Charlie. Il Prix Charlie è stato assegnato al video di Laurence Vauthier “Video13”, realizzato presso gli Champs libres di Rennes (un progetto culturale molto interessante della città di Rennes, in Bretagna, formato da una biblioteca dallo Spazio delle Scienze e dal Museo di Bretagna). Il video lascia piuttosto sconcertati perché è composto da una sola scena: una ragazza entra nella sala di un museo, prende il vaso collocato su un sostegno e lo scaglia a terra, riducendolo in mille pezzi. Un gesto liberatorio e provocatorio, qualcosa che rompe le consuetudini e l’ordine prestabilito. Quale filmato poteva adattarsi meglio al ricordo di Charlie?


Infine la sezione giovani con due video premiati: “Le secret de l’Apothicairerie”, Musées de Troyes, realizzato dal Lycée Saint François de Salles, e il video delle giovani Zoe Cassaveti, Johanna Salazar, Camille Lubin e Barbara Tamayo dedicato alla mostra di Niki de Saint Phalle al Grand Palais.



 

Concludo con qualche considerazione sul SimeSitem, la manifestazione all’interno della quale si svolge ogni anno la premiazione dei filmati partecipanti a Museés (em)portables. Si tratta di una delle maggiori esposizioni d’Europa dedicate alle nuove tecnologie, ai servizi, alla conservazione e a molte altre tematiche relative al settore dei musei, degli archivi, delle biblioteche e degli altri luoghi di cultura. Circa 140 gli espositori (http://www.museumexperts.com/exposants/2014/) e tra questi anche un paio di aziende italiane. Ho avuto l’opportunità di scambiare qualche parola con i rappresentanti di Asteria, azienda specializzata in progetti multimediali per musei, imprese e istituzioni internazionali che da circa due anni si sta affermando anche in Francia. E’ stato interessante parlare con loro delle differenze tra il panorama italiano e quello francese in questo settore: in Francia le aziende solitamente sono specializzate nella fornitura di singole prestazioni, mentre in Italia si tende ad offrire servizi completi che, nel caso dei musei di nuovo allestimento, per esempio, accompagnano il committente dal brainstorming all'apertura del museo. Questo, secondo Asteria, è un punto di forza delle aziende italiane.








Nel complesso, ho constatato un notevole aumento delle aziende che si occupano di applicazioni per smartphone e tablet, di interattività ed anche di gestione informatizzata delle collezioni. I musei si stanno orientando sempre di più verso le nuove tecnologie o, almeno, si cerca di portare i musei verso questa direzione. Vedremo quali saranno gli sviluppi futuri.

Rivolgo un ringraziamento particolare al Presidente di Museumexperts, Jean-François Grunfeld, che ha voluto instaurare questa collaborazione tra l'Associazione Nazionale Piccoli Musei e la società da lui presieduta, e Antonio Ca' Zorzi, fondatore di Blue Lion, che mi ha generosamente assistito nei colloqui in francese durante la premiazione.

Ilenia Atzori ci racconta #smallmuseumtour


Chi ancora non conosce #smallmuseumtour potrà leggere la bella intervista che Ilenia Atzori, coordinatrice regionale Sardegna dell'Associazione Nazionale Piccoli Musei, ha rilasciato a Zebrart.it. Il secondo ciclo di incontri virtuali con i musei presenti su Twitter terminerà il 27 febbraio, ma siamo già al lavoro per preparare il terzo ciclo, durante l'estate. I musei che sono interessati possono contattarci via mail a piccolimusei@hotmail.com.

Torna #MuseumWeek dal 23 al 29 marzo 2015



Dal 23 al 29 marzo 2015, le istituzioni culturali e i musei di tutto il mondo sono invitati a celebrare la cultura su Twitter. Professionisti della cultura, scoprite come funziona la #MuseumWeek 2015, iscrivetevi e preparatevi a partecipare!

Storia e obiettivi
Promossa da una dozzina di community manager di musei e istituzioni culturali francesi in collaborazione con i team di Twitter, la #MuseumWeek 2014 ha conquistato 630 musei di tutta Europa. Per il 2015 ci si è prefissato un duplice obiettivo: dare un’eco mondiale a questo evento dedicato alla celebrazione dei musei e attirare un numero di visitatori ancora più ampio, in modo ludico e partecipativo.

Principi della seconda edizione

Ecco di seguito alcuni dei punti che struttureranno l’agenda della #MuseumWeek  2015: ● 7 giorni, 7 temi da condividere con tutti i partecipanti di ogni parte del mondo; ● Ogni tema pu  essere esteso a tutti i campi in cui sono specializzate le vostre istituzioni (arte, scienza, storia, etnografia...) ed è sufficientemente ampio per raggiungere qualsiasi tipo di pubblico; ● Nei giorni feriali i vari temi incoraggeranno la comunicazione online, mentre nel week-end si darà maggiore risalto alla partecipazione attiva dei visitatori in loco; ● Saranno promosse le interazioni fra istituzioni, comprese quelle all’estero, e quelle con il pubblico in visita al museo. 

Lunedì 23 marzo
#secretsMW
Lunedì fate scoprire al pubblico la vita quotidiana delle vostre istituzioni, il “dietro le quinte” e magari anche qualche segreto ben custodito.

Martedì 24 marzo
#souvenirsMW
Martedì invitate il vostro pubblico a condividere i ricordi che hanno di una loro visita al museo, ad esempio attraverso un oggetto (foto, magnete, mug, libro, cartolina) o un incontro o un momento che ha lasciato il segno. Per i bookshop interni sarà l’occasione ideale per presentare i propri prodotti di punta.

Mercoledì 25 marzo
#architectureMW
Mercoledì raccontate la storia del vostro edificio, dei suoi giardini, del suo quartiere e dei suoi luoghi emblematici. Un modo per presentare la vostra istituzione da un’altra prospettiva.

Giovedì 26 marzo
#inspirationMW
Giovedì invitate il pubblico a catturare, intorno a sé, dei contenuti correlati alle specializzazioni delle vostre istituzioni! L'arte, la scienza, la storia, l’etnografia... sono dappertutto intorno a noi. E con gli smartphone ormai tutti noi possiamo inventare e creare.

Venerdì 27 marzo
#familyMW
Venerdì presentate al pubblico tutto ci  che offre la vostra istituzione per rendere una visita in famiglia o con la scuola un’esperienza indimenticabile: in loco (contenuti online, aree dedicate, audioguide, laboratori, visite guidate…) o online (materiale didattico, opuscoli, giochi). E incoraggiate il pubblico a condividere la sua esperienza.

Sabato 28 marzo
#favMW
Sabato sarà il giorno dei colpi di fulmine! Incoraggiate i visitatori a condividere - con una foto, un video o un Vine - ci  che hanno amato di più del museo. Approfittatene per mettere in evidenza i fiori all’occhiello delle vostre istituzioni (opere, dispositivi, spazi…) e utilizzate Twitter come strumento per orientare la visita!

Domenica 29 marzo
#poseMW
Domenica invitate i vostri visitatori a considerare il museo come un set e a mettersi al centro della scena. Pose, memi, selfie, … lasciate che il pubblico occupi lo spazio a modo suo. Stimolate la partecipazione con l’aiuto del personale dell’istituzione!

Consigli generali

● Preparate fin d’ora l’evento affinando le vostre competenze di utenti di Twitter. Non avete ancora un account Twitter ? Non è mai troppo tardi per aprirne uno! ● La partecipazione all’evento è indipendente dalle dimensioni di un’istituzione o dalle risorse che si possiedono. Per partecipare è sufficiente 1 tweet al giorno. Ma vi accorgerete presto che i tweet sono come le ciliegie : uno tira l’altro... ● Mobilitate le vostre forze attive: personale, visitatori, artisti… Durante l’evento, tutti possono cogliere l’occasione per dimostrare il loro entusiasmo nei confronti della vostra istituzione e della cultura in generale. ● Invitate a partecipare attori del vostro ecosistema (scuole specializzate, appassionati, blogger influenti) e/o celebrità locali o nazionali. ● Individuate le istituzioni francesi e internazionali su Twitter, e riflettete su attività comuni o interdisciplinari da realizzare durante l’evento.

Per iscriversi Iscrivetevi oggi stesso su www.MuseumWeek.org e invitate altre istituzioni a seguire il vostro esempio ritwittando @MuseumWeek.

Il caso dell’Art Institute of Chicago: fuori tutti i volontari bianchi dal museo

Fonte dell'immagine: The Federalist Negli Stati Uniti, presso l’Art Institute of Chicago (AIC) si è aperto un caso che potrebbe essere d...